Can you survive the zombie apocalypse?
di Max Brallier
Simon + Schuster Inc. edizioni
384 pagine, 10 euro (lingua inglese)
La pagina del libro su Amazon
L’avete vista molte volte al cinema.
L’avete letta in chissà quanti romanzi e fumetti.
L’avete giocata in millemila videogames.
Ora è giunto il momento di provarla in formato librogame.
Stiamo parlando della zombie apocalypse.
New York: un giorno qualunque di un’estate qualunque. Un momento valido come tanti altri per un massiccio outbreak di zombie. Eh sì, la città che per antonomasia è una calamita di tutte le catastrofi inventate da romanzieri e registi sta per diventare di nuovo il bersaglio di un’apocalisse devastante.
Questa volta però il lettore è chiamato in prima persona a cercare di sopravvivere alle orde di morti viventi che prendono d’assedio la metropoli. Per farlo dovrà guidare le scelte del protagonista del libro, un giovane, normalissimo impiegato di Manhattan che si trova alle prese con la più classica (e affascinante) fine del mondo in formato fictionario.
Era da anni che non leggevo più un librogame. Can you survive the zombie apocalypse? è senz’altro stato un bel ritorno alle origini.
Il punto è che questo libro non risponde alle regole che accomunano i vecchi gamebook come Lupo Solitario, Oltre l’incubo, Blood Sword e altri. Qui non ci sono dadi da tirare, né schede del personaggio, bensì solo scelte da fare a intuito, senza meccaniche da gioco di ruolo. Una struttura che avvicina questo librogame a un romanzo vero e proprio, fattore che reputo indubbiamente positivo.
Questa struttura rende decisamente leggibile e “maturo” il libro di Brallier, che si avvicina dunque più a una novel che non a un gamebook. Sensazione confermata dal taglio maturo del linguaggio dell’autore, che non lesina in imprecazioni, descrizioni gore e scene splatter, pur mantenendo la narrazione briosa e divertente, spesso virata verso il pulp.
Con una cinquantina di finali a disposizione, molti dei quali splendidamente disastrosi, Can you survive the zombie apocalypse? ha un longevità piuttosto elevata e una godibilità assoluta.
Brallier approfitta della sempre splendida ambientazione newyorchese per portare il lettore/giocatore in luoghi simbolo della città, proponendo così apprezzabili affreschi d’Apocalisse che riguardano l’Empire State Building, il Madison Square Garden, lo Yankee Stadium, Central Park e altri. Il risultato è molto buono, soprattutto nel tentativo (riuscito) di far percepire un po’ di reale panico e senso d’urgenza al lettore. Una cosa non facile da ottenere, ve lo assicuro.
Non so se esistono altri librogame di questo genere, ovvero senza regole strutturate di gioco. Immagino di sì. In tal caso mi piacerebbe sperimentarli (e magari un domani anche scriverne uno, chissà), perché l’esperienza col gamebook di Max Brallier si è rivelata del tutto positiva. Grazie quindi a chi me l’ha consigliato.
Credo che in futuro tornerò a parlare di nuovi librogame, e di altri inediti in Italia; se tutti sono ben fatti come Can you survive the zombie apocalypse? sarà piuttosto divertente occuparsene.
Leggi la recensione di Mauro Longo.
Leggi la recensione di Paolo Ungheri.
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