I responsabili del social network hanno prontamente risposto: “Facebook non è il posto per approcciare, è un modo per tenersi in contatto con i propri amici”.
Il problema è che Facebook, al pari di Google, si sente in diritto di esprimere giudizi morali sui comportamenti degli utenti, e sempre più spesso chiude profili in maniera del tutto illogica seguendo regole non ben precisate.
Ora è diventato anche protettore delle donne che hanno voglia di spassarsela… che sia sottintesa una scarsa fiducia nel giudizio femminile?
Insomma una può essere un caso e due una coincidenza, ma 300 è sicuramente una garanzia.