Magazine Diario personale

Candelora (intermezzo)

Da Tmartino @pointlessmuse
Riflettevo sull'etimo di candela. Candère, essere acceso, fiammeggiare. Notavo la stessa radice di candido, che vuol dire -in sostanza- "(detto di ferro) reso bianco dall'incandescenza del fuoco", quindi la radice sanscrita chud-yami, sono purificato (attraverso la fiamma). E la mente mi va ai Misteri, e a ciò che c'era prima e a come è arrivato a noi oggi.E sorrido.Vedo i cattolici festeggiare qualcosa di cui neanche conoscono le radici di sangue, latte e fuoco, che vanno in chiesa, attendono gli si distribuisca la candelina da accendere per allontanare il maltempo (per non parlare della vicina festa di san Biagio che gli proteggerà la gola!).E provo pena.Pena e tenerezza per tutto quello che ignorano. Sembrano degli uccellini che aspettano a becco aperto il lombrichetto predigerito e rigurgitato dalla mamma. Perdono il sapore, perdono la forma, inghiottono vomito altrui, ingrassano e sono contenti.Tenerezza e pena per tutto ciò che va dimenticato e muore per rinascere sotto forma di una religione di massa per lobotomizzati che non si fanno più domande credendo di avere tutte le risposte per fede.O comodo?E rido.Dei neopagani, wikkan, sciamani, streghe, maghi ITALIANI che festeggiano Imbolc o Candlemass con rito sciamanico ma invocando Birgit! Eccerto.Che se i cattolici sembrano tanti uccellini a becco aperto, questi sembrano dei bambini con dei gravi problemi neuro-cognitivi che giocano a far Harry Potter. A questo punto, tanto valerebbe festeggiare il giorno della marmotta, assumerlo come animale guida e oracolo, aprire il cerchio, festeggiare il risveglio del dio tramite la dea, combattere in sogno alla beneandantesca maniera, convogliare le energie di Birgit che roboante richiama le streghe (!), ballare il tuca tuca in onore degli antenati, fare un solco nella terra, accendere tante candele rigorosamente infiocchettate e lasciarle sull'acqua a galleggiare perché facciano da guida alla luce che torna dalle tenebre, accendere il fuoco sacro sperando che vi incenerisca tutti, sincretini che non siete altro!Rido di gusto.O di disgusto.Mi passa la voglia di scrivere di significato e significante di una festa e di un rito così antichi, così travisati e violentati da tanto "sentire" personale che personale non è in quanto inculcato da una moda neopaganeggiante imperante e da vuotezza e pochezza delle anime -perse e confuse- che lo accolgono perché spiritualmente inette e ottuse.E mi rivengono in mente le parole di Mandragora su pecore e lupi.Per una volta, nonostante sia animalista convinta, prego che i vostri pastori -o gregge di qualunquisti!- vi sgozzino, almeno sarete serviti a qualcosa.

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