In Vestfalia, in uno "splendido" castello, di proprietà del barone di Thunder-den-Tronckht, "il più grande signore della provincia e perciò del mondo", vive un giovane dal carattere ingenuo e sincero, di nome Candido. Suo precettore è Pangloss (dal greco “πᾶν”, pan, tutto, e “γλῶσσα”, glossa lingua e quindi "tutto lingua": parodia dei discepoli di Leibniz come Christian Wolff), che insegna a lui e alla bella Cunegonda, la figlia del barone la dottrina filosofica secondo la quale il mondo è "il migliore dei mondi possibili" in quanto "tutto ciò che esiste ha una ragione di esistere." Quindi se noi abbiamo un naso per esempio è perchè serve ad appoggiarvi gli occhiali, ragion per cui noi abbiamo degli occhiali, o abbiamo le gambe perchè portiamo i pantaloni. Cose del genere insomma.
E da Vestfalia ai confini del Nuovo Mondo, il viaggio di Candido che lo portera' fino a Venezia è tutt'altro che noioso.
Tutto questo e molto di più inCandide ou L’Optimisme di quel grande genio che è Voltaire (1759), ma nella versione musicale di Leonard Bernstein (1956)

Fra Fee and Scarlett Strallen in Candide at the Menier Chocolate Factory. Photograph: Tristram Kenton
Messo in scena nel piccolo teatro ricavato nella ex-fabbrica di cioccolato Menier (che comprende un ristorante, un bar e sale prove), bellissimo edificio vittoriano del 1870 in Southwark Street nel quartiere londinese di Southwark, non lontano dal bellissimo mercato di Borough Market e dalla stazione di London Bridge, Candide di Bernstein è un'operetta comica in due atti basata sulla omonima novella di Voltaire, (su libretto originale di Lillian Hellman, ma che dal 1974 viene solitamente messa in scena nella versione di Hugh Wheeler) e quella diretta da Matthew White è una produzione intima (inevitabilmente, dati in circa 150 posti disponibili...), ma grintosa e decisamente piena di energia. Tanto chegli spettatori nelle prime file possono trovarsi all'improvviso un'attore/e seduto sulle ginocchia o un cappello sistemato all'improvviso sulle loro teste. Ooops!
E comunque anche sotto forma di musical Candide resta, nonostante l'apparente leggerezza, uno dei più amari commenti all’ipocrisia con cui la cattiva coscienza del mondo si rappresenta, cercando di nascondere l’autentica natura delle azioni dell’uomo. Si ride (e tabto), ma a volte si ride amaro.
fino al 1 Marzo
menierchocolatefactory.com)



