La lettura di Voltaire nel suo "Candido" si è rivelata una piacevole scoperta. Pieno di ironia, pur nella chiara intenzione di far riflettere, permette una visione lucida di quei tempi perduti, eppure, per alcuni aspetti, non così cambiati. La lettura non è semplicissima. Ci troviamo di fronte a una scrittura curata, ma a cui non siamo più abituati. Accade per la maggior parte dei classici: nonostante il pregio del testo, il ritmo a cui il lettore è abituato risulta maggiore di quello che incontra tra queste pagine. Bisogna pazientare un po' e attendere che l'interesse aumenti. Alla fine, l'attesa risulta inevitabilmente compensata.
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La lettura di Voltaire nel suo "Candido" si è rivelata una piacevole scoperta. Pieno di ironia, pur nella chiara intenzione di far riflettere, permette una visione lucida di quei tempi perduti, eppure, per alcuni aspetti, non così cambiati. La lettura non è semplicissima. Ci troviamo di fronte a una scrittura curata, ma a cui non siamo più abituati. Accade per la maggior parte dei classici: nonostante il pregio del testo, il ritmo a cui il lettore è abituato risulta maggiore di quello che incontra tra queste pagine. Bisogna pazientare un po' e attendere che l'interesse aumenti. Alla fine, l'attesa risulta inevitabilmente compensata.