Il Cane Canoro della Nuova Guinea è un quadrupede ormai ritenuto scomparso da tempo dal suo habitat naturale. La scienza possiede ancora poche informazioni sul comportamento selvatico di questo affascinante canide, ma non tutte le speranze sono perdute: sembra che un esemplare di cane canoro sia stato recentemente avvistato da un gruppo di escursionisti mentre scorrazzava tra le montagne della foresta indonesiana.
Ucciso e descritto per la prima volta nel 1897, il cane canoro della Nuova Guinea è stato riclassificato diverse volte per l'impossibilità di stabilire con certezza a quale specie appartenesse: c'è chi sostiene che sia una variante del dingo, chi del lupo grigio, chi ancora ritiene che possa essere una specie del tutto distinta. E' solo di recente che si è scoperto che questi cani sono geneticamente molto simili ai dingo australiani, per cui temporaneamente classificabili come Canis lupus dingo.
Il cane canoro deve il suo nome al caratteristico ululato, differente da quello di qualunque altro dingo, lupo o coyote del mondo. Generalmente, ogni vocalizzazione sale di frequenza per circa 1-2 secondi, per poi mantenersi costante fino ai cinque secondi di durata; talvolta vengono introdotte delle modulazioni particolarmente complesse e coordinate con altri individui del gruppo, o suoni mai registrati in qualunque altra specie di canide.
Al mondo esistono circa 200 cani canori in cattività, e sono tutti discendenti di solo 8 esemplari catturati nell'arco dell'ultimo secolo; l'esistenza di così pochi esemplari ha contribuito alla riduzione della già scarsa diversità genetica della specie, rendendo gli ultimi sopravvissuti sono solo l'ombra di ciò che erano gli originali cani canori della Nuova Guinea.
Potrebbero tuttavia esistere ancora piccoli gruppi di cani canori allo stato selvatico: durante un'escursione sui Monti Mandala, alcuni turisti hanno avvistato un cane dall'aspetto simile al Cane Canoro della Nuova Guinea. "Lo abbiamo osservato per 15 minuti mentre ci guardava. Sembrava curioso quanto noi, ma non particolarmente spaventato o nervoso" spiega Tom Hewitt, direttore dell'agenzia Adventure Alternative Borneo. "Osservandolo con il binocolo sembrava in ottima salute".
Il fatto che il cane non abbia mostrato segni di paura può essere il segnale di un animale abituato a vivere lontano dall'essere umano, e quindi immune alla paura di essere cacciato dall'uomo. L'area in cui è stato avvistato, inoltre, corrisponde al suo habitat naturale: zona estremamente remota ed elevata, "a quattro giorni di cammino dal nulla" come l'ha definita James McIntyre, zoologo che da anni si dedica alla ricerca sui cani della Nuova Guinea.
"Quando ho iniziato la mia ricerca sono andato in un'area in cui c'era la possibilità di trovare uno di questi cani" spiega McIntyre. "Ma ora abbiamo una località esatta in cui sappiamo che vive almeno un cane canoro, e dal punto di vista scientifico è estremamente eccitante".
Parte della comunità scientifica, tuttavia, ritiene che possa non trattarsi del cane canoro della Nuova Guinea. Il manto, in particolare, sembra essere più chiaro di quello dei cani canori conosciuti che vivono in cattività. "Non è impossibile che possa sorgere spontaneamente una mutazione nel colore del manto, ma devo sospendere ogni giudizio fino a quando la foto non sarà autenticata da un fotografo esperto".
Se anche si trattasse di un vero cane canoro selvatico, le speranze di poter avvistare più di un esemplare rimangono remote: i cani canori tendono a non formare gruppi permanenti, e la maggior parte degli avvistamenti passati riguardavano singoli individui o coppie.
Rare Singing Dog Photographed in New Guinea?