Il piccolo capolavoro di Elias Canetti che occupa uno spazio piccolissimo nella vostra libreria, ma immenso nella vostra mente.
Ho appena finito di rileggere le ultime pagine di un breve ma denso saggio di Elias Canetti: Hitler secondo Speer (in Potere e sopravvivenza). Si parla di “progetti edilizi”, ma non con l’innocua imperizia che vedo all’opera nelle mura scrostate che mi stanno di fronte. Altri e più micidiali scopi avevano quegli edifici! Tante volte mi è capitato di prendere in mano questo piccolo capolavoro per rileggerne anche una solo pagina. Non so dire precisamente in che consista il fascino di questa lettura. Ma non credo di esagerare quando affermo che è più interessante la lettura di queste quaranta pagine per capire la personalità “paranoica” di Adolf Hitler e l’architettura del suo potere che non le oltre milleduecento pagine di Storia del Terzo Reich di William C. Shirer. Più che una lezione di storia ciò che ho appreso è una lezione di vita. Ciò che Canetti tenta di “smascherare” è la seduzione del potere, o meglio, è l’ammirazione che ognuno di noi prova inconsapevolmente nei suoi confronti. Neanche la storiografia riesce a sottrarsi a questa ammirazione, per cui anche «nel migliore dei casi essa sarebbe in grado di mettere in guardia da un nuovo Hitler», perché, «poiché costui comparirebbe altrove, si presenterebbe in maniera diversa», «l’avvertimento sarebbe vano».
Questo rilievo, quasi inavvertito, mi dà molto da pensare. Noi siamo vigili e condanniamo ogni segno o ogni sintomo che tra le pieghe possa nascondere un nuovo Hitler, non sapendo, invece, come ci ammonisce Canetti, che se così fosse in realtà non avremmo gli strumenti critici e concettuali per riconoscere una tale personalità. Il “potente paranoico” non si presenta sempre nella stessa forma e con le stesse modalità. Egli sfugge al nostro sguardo, ha la capacità di trasformarsi. Solo un “maestro di metamorfosi” è in grado di riconoscerlo! Solo un maestro di metamorfosi qual Canetti era saprebbe smascherarlo. Ma guardandoci in giro riusciamo a scorgere un potente paranoico? riusciamo a vedere i sintomi della sua personalità? Canetti ci ha dato gli strumenti critici per poterlo riconoscere e smascherare; tocca a noi adesso d'imparare la lezione.
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