A produrre farmaci a base di cannabis, utili nella lotta al dolore in numerose malattie, sarà lo stabilimento farmaceutico militare di Firenze
Via libera alla produzione di cannabis a scopo terapeutico. A produrre farmaci a base di cannabis, utili nella lotta al dolore in numerose malattie, sarà lo stabilimento farmaceutico militare di Firenze. Il protocollo tra Ministeri della Difesa e della Salute, secondo quanto riferiscono il senatore Luigi Manconi e il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi, è alle battute finali anche se non c'è ancora un via libera ufficiale. Le medicine potrebbero entrare in commercio già dal 2015. I ministri della Salute e della Difesa tengono però a precisare che non si tratta di un primo passo verso la legalizzazione delle droghe leggere.
“Una buona notizia: si potrà ora dare il via a quella che ho definito la 'filiera corta' della cannabis terapeutica, che anziché arrivare dall'estero, con tempi lunghi e costi altissimi, potrà essere coltivata e lavorata in Italia”, commenta il consigliere regionale della Toscana Enzo Brogi (Pd), promotore della prima legge regionale in Italia sull'uso terapeutico della cannabis.
"L'utilizzo di questi farmaci – spiega il senatore del Pd Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti Umani di Palazzo Madama - è consentito nel nostro paese dal lontano 2007; eppure, nel corso del 2013, appena qualche decina di pazienti ha potuto farvi ricorso. Ciò a causa di una procedura lenta e farraginosa che prevede il seguente percorso: medico curante, farmacia ospedaliera, Ministero della Salute, ancora farmacia ospedaliera, quindi importazione e infine paziente. L'acquisto all'estero di questi farmaci comporta tempi infinitamente lunghi per la loro disponibilità e costi abnormi per singolo prodotto. E questo ha fatto sì che a tutt'oggi non una sola azienda farmaceutica italiana abbia chiesto la licenza per questa produzione".
“Da qui la mia proposta – prosegue Manconi - di affidare allo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, che già produce presidi sanitari e medicinali, l'incarico di provvedere al fabbisogno nazionale, nelle condizioni di massima sicurezza”.
Le medicine serviranno per la terapia del dolore su pazienti oncologici, affetti da Hiv o per curare i sintomi di patologie gravi come sclerosi multipla, Sla e glaucoma.