Giovanna Petrini
Intervista di Francesco La Rosa
Ad un anno delle prossime elezioni comunali, proviamo a parlare con Giovanna Petrini, già sindaco di Cannara al secondo mandato e quindi non rieleggibile, per capire come è lo stato dell’arte del suo comune dopo 10 anni di sindacatura.
Non mi ricandido a nulla, questa politica mi ha stancata, non mi piace, e trovo giusto che ci siano solo due mandati, dovrebbero esserci anche per altri incarichi elettivi e istituzionali, a me e alla gente non piacciono i postifici a vita anche se lo ammetto, queste esperienze ti coinvolgono molto.
Mosaico
E quindi cosa farai da grande?
Non lo so ancora, sicuramente il mio futuro non è nella politica, ho un’attività da seguire, penso di poter utilizzare le esperienze accumulate durante i due mandati di sindaco per altri settori.
Tra le cose che hai fatto da sindaco, qualcosa è riuscita bene, altre un po’ meno, come è normale che sia…cosa pensi di aver voluto fare e non sei riuscita?
Il mio cruccio è quello di non essere riuscita a portare a termine il piano regolatore, spero di riuscire a realizzarlo in extremis, ma gli ostacoli sono di ordine burocratico e vincolistico e questo ci ha costretti, come amministrazione, ad intervenire per mettere innanzitutto in sicurezza il fiume Topino, e adesso siamo un po’ fermi perché le complicazioni sono più del previsto. Però mi sarebbe piaciuto dare più risposte sul piano dello sviluppo e dell’occupazione.
Cosa puoi dire della politica ordinaria come energia, raccolta differenziata, arredo urbano…?
Abbiamo l’orgoglio di aver fatto interventi importanti relativamente alla pubblica illuminazione, siamo il primo comune in Umbria ad essere intervenuti sulla rete di illuminazione con il sistema del finanziamento conto terzi.
Sacro Tugurio
Di che si tratta?
Grazie ad un bando europeo, abbiamo realizzato il progetto di rifacimento dell’intera rete elettrica, mettendola in sicurezza, e in cambio di un investimento di 1.400.000 euro l’impresa Cofeli del gruppo Suez in associazione di impresa con Falp Elettrica per la manutenzione ci garantisce per i 15 anni di convenzione gli stessi costi per l’illuminazione con il rimodernamento totale del sistema a basso impatto ambientale perché le lampade sono a basso consumo e in diversi casi addirittura a Led. A questo c’è da aggiungere la posa di cinque impianti a pannelli solari, in due scuole, al palazzetto dello sport, allo stadio ed al cimitero, la previsione, oltre al vantaggio ambientale, è di garantire al bilancio comunale una entrata media di 60.000 euro per circa 20 anni.
E la raccolta differenziata?
Con soddisfazione posso comunicare che abbiamo raggiunto nel 2012 quasi il 64%.
Con quali benefici per la comunità?
Portando in discarica solo il 35% della raccolta, sicuramente abbiamo un impatto ambientale molto inferiore.
Però avete aumentato le tariffe per la raccolta… per la felicità dei cittadini di Cannara…
Si, e purtroppo questa cosa mi è dispiaciuta molto, e nonostante siano ancora fra le più basse in Umbria, siamo stati costretti per motivi di bilancio a passare da 1 euro a mq a 1,2 euro. Ma i cittadini ci hanno dimostrato apprezzamento perché in effetti noi raccogliamo il 100% dei rifiuti a domicilio.
Arredo urbano, molti comuni umbri, anche i più turistici stanno soffrendo molto sotto questo aspetto…e Cannara non fa eccezione mi pare…
Abbiamo deciso di investire sull’arredo urbano, e per la riqualificazione del centro storico, strade ed edifici pubblici, utilizzando il Puc3 regionale, un bando che finanzia interventi pubblici e privati per attività commerciali e abitazioni. Nel breve speriamo di ottenere i risultati attesi.
La cultura ed il turismo sono considerati l’oro dell’Umbria, quanto oro ha Cannara? E cosa avete in progetto in questa direzione?
Cannara è ormai famosa in regione ed anche oltre regione per le infiorate del Corpus domini, e per la festa della cipolla, un prodotto pregiato tipico del nostro territorio, ma vorremmo fare qualcosa di più perché possiamo vantare la zona archeologica più importante della Valle Sud, è ancora poco esplorata e conosciuta…, sicuramente investiremo in questa direzione.
Di che si tratta?
E’ un insediamento termale romano, con numerose tracce di mosaici, e uno di questi è gelosamente custodito nel nostro museo, che invito a visitare, speriamo di poterlo sviluppare e offrire a pubblico e turisti il godimento per questi importanti reperti storici. Da non sottovalutare assolutamente il fatto che il nostro territorio è ricco di testimonianze francescane, Piandarca in particolare, luogo, che si dice, dove Francesco avrebbe predicato agli uccelli, e cosa che pochissimi ancora sanno, nel nostro territorio esiste una chiesa delle Sacre Stimmate e dove è stato istituito il terzo ordine francescano, e nei locali attigui il Sacro Tugurio, da non confondere con quello di Rivotorto di Assisi, quindi dedicheremo le nostre energie per far si che queste preziose zone vengano conosciute dal grande pubblico, compatibilmente con le risorse, che per comunità piccole come Cannara sono sempre inferiori alle necessità.
Torniamo al territorio agricolo, possibile che Cannara produca solo cipolle come prodotto di pregio?
In effetti c’è nel nostro territorio una eccellenza che merita di essere promossa e conosciuta, parlo del vino Vernaccia, un prodotto tipico della nostra zona. La Vernaccia di Cannara è un vino Igt passito molto pregiato e apprezzato, prodotto con uve del vitigno Vernaccia, chiamata anche Cornetta, dove deve essere presente almeno per l’85% dell’uvaggio ed un 15% può essere costituito da uve a bacca rossa. Su questo fronte c’è sicuramente da lavorare ancora molto.