Alcune famiglie Patrizie della Terra di Lugo in omaggio al grande musicista loro amico Gioacchino Rossini (1792-1868) mangiavano ogni tanto una squisita minestra che venica appellata con il cognome del genio della lirica e chiamata Cannelloni.
Fare una sfoglia comune e tagliarla a quadri di dieci o dodici centimetri.
Preparate a parte un soffritto di carne, funghi
e conserva di pomodoro
e una besciamella densa.
Lessare i quadri di sfoglia un po' alla volta in acqua dalata bollente e
metterli ad asciugare sopra un canovaccio lindo.
Togliere la carne e i funghi dal sugo e unirli alla besciamella.
Disporre un po' di questo composto su ogni sfoglia e arrotolarleìa dandole la forma di un maccherone.
Mettete le sfoglie arrotolate in un grande tegame vicino l'una all'altra e condirle col sugo del soffritto fatto in precedenza, aggiungere qualche pezzetto di burro, spolverarle con abbondante formaggio parmigiano grattugiato di fresco e cuocere in forno.
Alcune famiglie Patrizie della Terra di Lugo in omaggio al grande musicista loro amico Gioacchino Rossini (1792-1868) mangiavano ogni tanto una squisita minestra che venica appellata con il cognome del genio della lirica e chiamata Cannelloni.
Fare una sfoglia comune e tagliarla a quadri di dieci o dodici centimetri.
Preparate a parte un soffritto di carne, funghi
e conserva di pomodoro
e una besciamella densa.
Lessare i quadri di sfoglia un po' alla volta in acqua dalata bollente e
metterli ad asciugare sopra un canovaccio lindo.
Togliere la carne e i funghi dal sugo e unirli alla besciamella.
Disporre un po' di questo composto su ogni sfoglia e arrotolarleìa dandole la forma di un maccherone.
Mettete le sfoglie arrotolate in un grande tegame vicino l'una all'altra e condirle col sugo del soffritto fatto in precedenza, aggiungere qualche pezzetto di burro, spolverarle con abbondante formaggio parmigiano grattugiato di fresco e cuocere in forno.