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Cannes 2013 – Pensieri dedicati a vincitori e vinti della 66° edizione del Festival

Creato il 27 maggio 2013 da Masedomani @ma_se_domani
Cannes 2013 – Pensieri dedicati a vincitori e vinti della 66° edizione del Festival

© 1963 by Paramount Pictures Corporation and Llenroc Productions.

 È ufficiale, noi di MaSeDomani abbiamo un naturale istinto a tifare per il film che vince il Grand Prix della giuria del festival di Cannes e per il miglior interprete maschile: lo scorso anno puntammo su Matteo Garrone e il suo “Reality” e su Mads Mikkelsen e la sua intensa, angosciante e impareggiabile interpretazione in “Jagten” (tradotto ne “il Sospetto” alle nostre latitudini), mentre quest’anno sin da subito avevamo percepito che il nuovo film dei fratelli Cohen, “Inside Llewyn Davis“, fosse troppo fuori dai comuni schemi per non venire notato in un contesto come quello di Cannes e che “Nebraska” non potesse tornare a casa a mani vuote.

Inside Llewys Davis” è un’opera precisa, incorniciata da una fotografia strumentale alla narrazione e dominata dalla musica al punto da farci dimenticare che dovremmo focalizzare sulle abilità recitative del protagonista e non sugli accordi e su una cornice che spesso impreziosisce immagini che ci rimandano ad altre arti ed epoche. Alla fine la giuria ha preferito premiare questa pellicola e non una più fruibile dal grande pubblico e non possiamo che condivide la scelta, anche se – lo ammetto- questo film non entrerà nella rosa dei miei preferiti dei fratelli Coen e di Cannes 2013 (i motivi sono tutti nel post scritto qualche giorno addietro), soprattutto dopo la lotta per riuscire ad accaparrarci una poltrona in sala [vai alla recensione del film]

Cannes 2013 – Pensieri dedicati a vincitori e vinti della 66° edizione del Festival

© Festival de Cannes

 E poi c’è lui, Bruce Dern, padre di Laura (Dern) nota musa di David Linch, visto in così tanti film da poterci indurre uno stato confusionale senza eguali, che qui riesce a farci ridere interpretando un vecchietto che non ci sta più molto con la testa che vive in una famiglia disfunzionale. Il suo personaggio ci ricorda l’importanza d’amare genitori, figli, amici e la vita in generale, grazie ad uno script sagace, esilarante e scoppiettante nonostante non abbia un ritmo sempre serrato. “Nebraska” è un’opera ben cadenzata e azzeccata nella scelta di evitare di scottarci con eccessiva luce o con una completa tavolozza di colori, è la conferma che Alexander Payne faccia pochi film, ma non da non lasciarsi sfuggire, perché portano sempre con sé un guizzo che li rende tutti particolari, quindi non possiamo che condividere anche questa  scelta dei giurati [vai alla recensione del film]

Cannes 2013 – Pensieri dedicati a vincitori e vinti della 66° edizione del Festival

© Festival de Cannes

Stupisce invece che siano riusciti a trovare spazio per premiare il film “Behind the Calndelabra” di Steven Soderbergh (a breve la nostra recensione) arrivato con gran coraggio qui sulla Croisette. Michael Douglas ha dato il meglio di sé come non accadeva da decadi: una interpretazione divertentissima e impeccabile, ritratto di un artista noto a molti americani, la cui fine non passò inosservata. È vero è un film nato per HBO, però la sceneggiatura, i dialoghi e soprattutto il coraggio di Mr. Douglas erano sopra la media anche di un festival come quello che si svolge da 66 anni in Costa Azzurra.

L’ultimo pensiero di questo scritto dedicato a vincitori e vinti è tutto per un film di casa nostra, quella “Grande Bellezza” che ha diviso la critica (l’italiana è rimasta poco convinta, mentre la straniera ne è entusiasta) che invece al cinema sta letteralmente portando tutti gli italiani in sala sorpassando addirittura il mastodontico, roboante e patinatissimo “The Great Gatsby” con Leonardo DiCaprio di cui abbiamo parlato ad inizio Festival [vai alla recensione dei film “The Great Gatsby” e “La Grande Bellezza”] 

Per quest’anno ci fermiamo qui. Ancora qualche cartolina e il commento ad alcuni film, che probabilmente non arriveranno mai nel nostro Paese, nei prossimi giorni arricchiranno il nostro DIARIO per tutto il resto… ci vediamo l’anno prossimo  :)


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