Quando il fumo sale alto nel cielo e non siamo in Giamaica, bisogna iniziare a sparare
Nonostante sia uno sparatutto in prima persona, giocando a Tower of Guns viene in mente in primo luogo Spelunky. Ossia viene in mente la struttura roguelike che caratterizza titoli come Spelunky e molti altri, con le mappe generate casualmente, i potenziamenti che vanno sbloccati superando obiettivi nel corso di più sessioni e un'imprevedibilità di fondo che rende diversa ogni partita, almeno finché non ci si rende conto che anche il caso è sottoposto a delle regole stringenti nel mondo dei videogiochi. Non mancano i boss All'inizio di ogni partita viene assegnato un incarico, legato a una specie di storia da seguire tramite scritte a schermo che si possono tranquillamente ignorare o disattivare. Si tratta di compiti molto semplici che servono solo da movente per addentrarsi nella torre e iniziare a sparare a torrette e robot che ci vogliono fare la pelle. Diciamo che leggere i testi è divertente finché non li si è esauriti, dopo diventano un orpello cui non si farà più caso mentre si gioca, anche perché tra proiettili da schivare e pozze di lava da saltare non c'è davvero tempo per fare altro. Il vero obiettivo da perseguire, quello che dopo l'ennesima morte si inizia a considerare un miraggio, è il raggiungimento dell'ultimo piano della torre senza morire. Sì, non ci sono salvataggi e non c'è nessuna possibilità di continuare da dove si è arrivati. Una volta morti addio, saluti, un bacio ai pupi: bisogna ricominciare dall'inizio, perdendo tutti i potenziamenti raccolti. Difficile? Sì, ma è un roguelike e non poteva essere diversamente. Avviando ogni partita bisogna scegliere che arma portarsi dietro, prendendone una tra quelle sbloccate. Inizialmente se ne posseggono soltanto due, ma giocando è possibile sbloccarne altre otto. Quindi bisogna scegliere un potere, anche in questo caso all'inizio ce ne sono solo due disponibili, per aiutarci un po' a non sentirci soli. Ad esempio è possibile avere sin da subito il triplo salto, oppure si può decidere di non subire danni in caso di cadute e così via. L'importante è avere ben chiaro come si vuole combattere e, soprattutto, i pro e i contro di alcune armi rispetto ai propri gusti.
Finalmente in gioco
Come già detto, Tower of Guns è un roguelike, quindi, a parte alcune zone fisse, poste all'inizio e alla fine di ogni livello, tutte le altre aree saranno generate casualmente attingendo da alcuni modelli predefiniti. Questo si traduce in un gameplay orientato allo sviluppo delle abilità del giocatore, per riuscire a sopravvivere in ogni situazione.
A volte i nemici tirano fuori una potenza di fuoco incredibile
I nemici tipici che si incontrano nelle aree, formate da piattaforme, pochi corridoi, trappole e rampe, sono i cannoni che danno il titolo al gioco: ce ne sono di ogni foggia e di ogni tipo, da quelli che sparano grosse palle chiodate, ad altri che sparano raffiche di missili, ad alcuni più futuribili che emettono proiettili energetici che ci inseguono finché non si esauriscono. Non mancano dei robot volanti che possono spararci o falciarci con le lame circolari montate sulla loro circonferenza e, tanto per gradire, ci sono anche dei robot kamikaze che si fanno esplodere quando ci sono vicini, sottraendoci parte della nostra preziosa energia. Ogni nemico ucciso lascia cadere degli oggetti. Normalmente si tratta di sfere colorate che servono a potenziare l'arma selezionata, a far recuperare energia, oppure a incrementare il bottino pecuniario. Nei casi più fortunati, in mezzo alla paccottiglia, comunque necessaria per sopravvivere, otterremo anche delle tessere speciali che ci daranno dei poteri aggiuntivi (ad esempio la possibilità di saltare più in alto, oppure uno scudo, o addirittura l'incremento della difficoltà di gioco), o delle altre che ci daranno armi extra, sia primarie che secondarie. Tra queste ultime, spicca un missile lento e potente, capace di distruggere quasi tutto quello che tocca, oppure uno sprint che ci rende molto più veloci. Un altro modo per ottenere bonus è spendere i soldi raccolti nelle varie bacheche sparse per le mappe, distribuite casualmente come tutto il resto. Alla fine di ogni livello c'è un boss da abbattere per poter passare a quello successivo. Solitamente si tratta di robot giganteschi pieni di torrette.
Tower of Guns - Il trailer "Bullets Ahoy!"
Gameplay di fuoco
Il gameplay di Tower of Guns è tra i più veloci che ci sia capitato di giocare negli ultimi anni. Dopo alcune aree iniziali d'interludio, ci si trova subito circondati dal fuoco nemico. Se non si sta attenti bastano veramente pochi secondi per vedersi drenata l'intera barra d'energia e trovarsi inesorabilmente morti. Da questo punto di vista il titolo di Terrible Posture Games è davvero spietato e non lascia molto spazio all'improvvisazione. Anche se non bellissima, la grafica può offrire momenti piacevoli Da qui nasce uno dei problemi principali del gioco. Chiariamo che Tower of Guns è molto divertente, ma questo non toglie che in alcuni casi la confusione regni sovrana. Solitamente i roguelike sono sì molto difficili, ma sono anche giusti verso il giocatore, che sa sempre con precisione perché ha perso e l'errore che ha commesso. Insomma, Spelunky o Rogue Legacy, per fare un altro esempio, rendono sempre evidente ciò che accade sullo schermo. In Tower Of Guns non è sempre così: vuoi per una mera questione di prospettiva, vuoi perché la casualità dell'apparizione dei nemici nelle aree porta spesso a ritrovarsi circondati senza preavviso, a volte ci si trova in preda al panico perché non si riesce a capire subito da dove stanno arrivando gli attacchi. Insomma, capita che sia difficile decifrare ciò che avviene sullo schermo, almeno finché non si conosce ogni area a menadito. Sia chiaro che la critica mossa non vuole demolire il gioco, che ha comunque molte virtù dalla sua, ma il problema va notato. Per il resto ci troviamo di fronte a un piccolo gioco indipendente capace di regalare ore di sana azione tra stanze da ripulire e segreti da trovare (ce ne sono moltissimi in ogni mappa e trovarli frutta dei bonus). Dal punto di vista grafico, pur non raggiungendo lo stesso livello di dettaglio, Tower of Guns ci ha ricordato i Borderlands per l'uso del cel shading. In realtà le prime aree sono bruttine da vedere, per colpa di una monotonia nei vari elementi non aiutata certo dalla generazione casuale delle mappe (è uno dei problemi di tutti i roguelike, in fondo). Fortunatamente i livelli avanzati sono più piacevoli e offrono scorci ed effetti di buon livello, anche se non bisogna aspettarsi nulla che faccia cadere la mascella. D'altro canto le armi sono molto fantasiose e ci hanno ricordato alcuni dei migliori esponenti del genere per varietà e capacità di coinvolgimento nel mero atto dello sparare. Insomma, considerando che si tratta di una piccola produzione non ci si può certo lamentare, anche perché, fidatevi, quando dovrete schivare decine di proiettili contemporaneamente non avrete molto tempo di stare a rimirare le texture.
Requisiti di Sistema PC
- Configurazione di Prova
- OS: Windows 8.1 Pro 64-bit
- CPU: Intel Core i7-4770 a 3.40GHz
- RAM: 16 GB
- Scheda video: nVidia GeForce GTX 660
- Requisiti Minimi
- Sistema operativo: Windows 8 / 7 / Vista
- Processore: 2.4 GHz Intel Core 2 Duo (Dual-Core)
- RAM: 3 GB
- Scheda video: NVidia Geforce 275 GTX +512mb di memoria
- Spazio su disco: 2 GB
- DirectX: 9.0c
Pro
- Molti contenuti da sbloccare
- Il cocktail con FPS e roguelike funziona
- Grande longevità
Contro
- In alcuni casi l'azione diventa confusa
- Dalla confusione deriva spesso una difficoltà ingiusta