Ora è ufficiale: la Rai ricorre al Tar del Lazio contro la decisione ministeriale di lasciare invariato (a 113,5 euro) il canone televisivo per il 2014. Il consiglio di amministrazione di Viale Mazzini dà via libera alla causa nella riunione di ieri pomeriggio, convinto che il ritocco dell'imposta fosse un atto dovuto.
Sul tavolo del cda arriva una nota dell'Ufficio legale della Rai che indica come "doveroso" il ricorso "per la tutela degli interessi dell'azienda". La nota contesta le "motivazioni" che il ministero dello Sviluppo Economico - titolare della decisione - allega al decreto che nega l'aumento del canone della tv. Motivazioni che sarebbero "non conformi alle norme in materia" come sono scritte nel Testo unico sulla radio televisione" (l'insieme delle regole in vigore in questo settore).
La tesi di fondo è che la legge obbliga a ritoccare l'imposta per assicurare alla televisione di Stato il recupero della inflazione programmata e le risorse necessarie allo "sviluppo tecnologico". Il mancato aumento del canone è stato annunciato dall'ormai ex ministro Zanonato, il 20 dicembre 2013, via Twitter.
Aldo Fontanarosaper "La Repubblica"
Magazine Media e Comunicazione
Canone invariato, la Rai va al Tar: "Norme violate" (La Repubblica)
Creato il 19 febbraio 2014 da Nicoladki @NicolaRaianoI suoi ultimi articoli
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