Giuseppe e Carmine Abbagnale, due nomi che rievocano alla mente anni ruggenti e leggendari del nostro canottaggio, quando l’Italia dominava nei bacini di tutto il mondo e le medaglie olimpiche erano all’ordine del giorno. Ora a Giuseppe, neo eletto presidente della feder-canottaggio, spetta il compito più arduo, ovvero riportare i nostri al livello che più si confà loro.
Dalla sua, e questo già non è poco, ha la stima incondizionata degli atleti, che dopo Londra e le dure diatribe sorte nei giorni Olimpici, hanno chiesto a gran voce un cambiamento delle cose: d’altronde il fatto che l’equipaggio Battisti-Sartori, che si è allenato in autonomia, abbia portato a casa un argento di rabbia e del tutto insperato – mentre gli equipaggi federali annaspavano – era il segnale che qualcosa andava fatto. Inoltre il presidente Gandola era stato pubblicamente sfiduciato dagli stessi atleti, che lo accusavano senza troppi giri di parole di trascurare completamente l’aspetto agonistico, sperperando così un grande patrimonio tecnico; e ancora, a sfavore di Gandola, hanno giocato i programmi di allenamento sbagliati, il rimescolamento delle carte degli equipaggi a pochi giorni da Londra e alcune esclusioni eccellenti non solo non digerite dai protagonisti ma che di fatto hanno, è proprio il caso di dirlo, remato contro la squadra italiana. E così le elezioni svoltesi a dicembre hanno sancito l’inevitabile avvicendamento sulla poltrona del potere: con 129 a favore, contro i 118 rimediati dal presidente uscente Gandola, Giuseppe si è insediato a capo della federazione e ha cominciato da subito la sua opera di rinnovamento dei quadri dirigenti. Un rinnovamento che però non può prescindere dal passato: come direttore tecnico è stato infatti chiamato Giuseppe La Mura, che degli Abbagnale ne fu il demiurgo: per lui si tratta di un ritorno a quel ruolo che aveva ricoperto con grande successo fra il 1993 ed il 2004.
Per quanto riguarda gli altri membri dello staff, Franco Cattaneo, artefice della medaglia di Battisti-Sartori, sarà il responsabile a livello senior della coppia maschile, e coordinerà l’intera area uomini. Un altro ritorno è quello di Andrea Coppola, al vertice della punta senior maschile. Claudio Romagnoli gestirà l’intero settore femminile. Nel consiglio direttivo entra anche quel Rossano Galtarossa, escluso non senza polemiche dalla squadra olimpica, e che si era fatto uno dei principali promotori dell’ammutinamento che ha poi portato al ribaltone federale.
Dalle premesse, ci sono tutti gli elementi perchè si possa assistere a un lento riassestarsi delle cose. Ora non resta che attendere la nuova stagione di gare per verificare sul campo, pardon, in acqua se e quanto le cose sono cambiate.
OA | Alessandro Gennari