Così Rainero Cantalamessa, a cui si dovrebbe premettere padre, se la cosa non suonasse stonata anche in presenza di eventuali figli della colpa, è diventato consigliere dell’azienda di tessuti Cucinelli in vista della sua entrata nei listini di Piazza affari.Il cachemire val bene una messa e figuriamoci un Cantalamessa. Sono così gli uomini di chiesa di oggi: vogliono sai morbidi e costosi, soldi e prebende. La povertà la vanno poi a predicare in Tv, agli altri. Però loro no, sono una stirpe a parte a cui sarebbe scortese chiedere coerenza. Passi che l’ex portavoce di Wojtyla e membro dell’Opus dei Navarro Valls, sia diventato consigliere della Geox, almeno non fa parte dei poverelli di Assisi. Ma insomma qui stanno rimpannucciando e calzando l’intero Vaticano.
Proprio una stirpe a parte che pretende una sorta di impunità innanzitutto alla propria coscienza e poi alla giustizia laica: Cantalamessa è noto per aver commesso una gaffe terribile durante una predica alla presenza del papa: aveva sostenuto che le accuse alla chiesa per aver coperto la pedofilia, era qualcosa di simile alla Shoa. Una vertiginosa cretineria che è finita su tutti i giornali del mondo e che dimostra non il ravvedimento operoso, ma al contrario la superbia e l’arroganza di chi non vuol fare ammenda e considera la messa in discussione delle azioni anche le più nefande come un ingiustificato attacco. Tanto da ritenere che qualche articolo abbia la stessa valenza di Auschwitz. E non è la sola dimostrazione: c’è anche la “vicinanza” a una setta, Arkeon, accusata di maltrattamenti, abusi e costrizione alle donazioni.
Forse il frate riuscirà altrettanto bene nei consigli di amministrazione, così come nella retorica un po’ facile e trita della sua predicazione, anzi le due funzioni saranno magnificamente sintetizzate nell’invito alle buone azioni. Quando uno ha la stoffa…