Finito di vedere il film infatti Mister Hermoso mi ha detto "Ma davvero non hai mai letto "Le vie dei canti" di Chatwin? Ma se ce l'abbiamo in libreria!" e prima di andare a letto mi ha dato il libro.
![Cantami il tuo viaggio, Bruce Cantami il tuo viaggio, Bruce](http://m2.paperblog.com/i/293/2931683/cantami-il-tuo-viaggio-bruce-L-ZaEy21.jpeg)
Non so spiegarvi quanto mi abbia affascinato la scoperta di cosa siano realmente i canti degli aborigeni, ossia una mappa cantata. E' estremamente difficile spiegare cosa siano: un mondo affascinante in cui le note e il ritmo servono a raccontare i miti delle creazione e allo stesso tempo disegnano, in musica, il territorio. Un certo ritmo indica una collina, uno diverso un avallamento o una particolarità del territorio.
Ho trovato tutta la ritualità connessa ai canti profondamente affascinante. Solo per fare un esempio: esiste un "tutore" del canto a cui appartieni che ne garantisce la conservazione. E deve appartenere a una differente tribù. Lo so, detta così è assolutamente caotica come idea: se volete davvero provare a capirne di più vi toccherà leggere Chatwin. Però provate a pensare a una canzone che vi accompagna in un viaggio alla scoperta delle vostre origini e del vostro territorio e che allo stesso tempo crea quelle origini e quel territorio, perchè cantato.
E poi questo è anche un bellissimo diario, che mi ha fatto pensare a come il viaggio sia sempre un modo per conoscere meglio il mondo e allo stesso tempo sè stessi.
Agosto è tempo di vacanze e viaggi: pensate che bello se al ritorno i nostri amici non ci infliggessero 3.500 foto (perchè tanto sono in digitale e ne hanno scattate miliardi) ma ci cantassero il loro viaggio.
Eccetto nel mio caso: sono così stonata che rimpiangereste le foto;)