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Canti

Creato il 11 giugno 2011 da Renzomazzetti
passerotto.

passerotto.

Avanti, ora apprendi quanto resta e ascolta accenti più alti. Non mi sfugge quanto siano oscuri, ma una grande speranza di gloria ha percosso il mio cuore col tirso appuntito e insieme ha impresso nel mio petto il dolce amore delle muse: grazie a lui che mi ispira, con mente vigorosa percorro le impervie regioni delle Pieridi, mai prima calcate da piede umano. Mi piace accostarmi a pure sorgenti e attingervi, mi piace cogliere fiori nuovi e trarne per il mio capo un’eletta corona con cui mai nessuno le muse hanno prima adombrato le tempie; anzitutto perché insegno grandi cose mi sforzo di cogliere l’animo dai nodi serrati delle superstizioni, poi perché compongo sì limpidi canti su un’oscura materia, toccando ogni cosa col fascino delle muse. Anche questo infatti appare non privo di ragione; ma come i medici, quando vogliono dare l’acre assenzio ai bambini, toccano prima l’orlo della tazza col dolce fluido biondo del miele per illudere, fino alle labbra, l’età ingenua dei bambini, che intanto trangugi l’amaro assenzio e, pur sorpresa con l’insidia, non ne resti preda, ma semmai, ritemprata in questo modo, si rafforzi, così io, poiché questa dottrina di solito sembra troppo tetra a chi non la pratica e la gente ne rifugge lontano, ora ho voluto esporre per te la nostra dottrina col canto soave delle Pieridi, e come toccarla col dolce miele delle muse, se mai potessi avvincere così la tua mente a questi nostri versi finché tu esamini tutta la natura delle cose, in qual forma sia composta e regolata. Lucrezio: La poesia, dolce filtro della conoscenza.

CANTICO DELLE CREATURE

Altissimu, onnipotente, bon Signore,

tue so’ laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.

Ad te solo, Altissimo, se Konfano,

et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature,

spetialmente messor lo frate sole,

lo qual è iorno, et allumini noi per lui.

Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:

de te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle:

in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento

et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,

per lo quale a le tue creature dài sustentamento.

Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua,

la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu,

per lo quale ennallumini la nocte:

ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra,

la quale ne sustenta et governa,

et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore

et sostengo infirmitate et tribulatione.

Beati quelli ke ‘l sosterranno in pace,

ka da te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si’, mi Signore, per sore nostra morte corporale,

da la quale nullu homo vivente po’ skappare:

guai a quelli ke morranno ne le peccata mortali;

beati quelli ke trovarà ne le tue canctissime voluntati,

ka la morte secunda no ‘l farrà male.

Laudate e benedicete mi’ Signore et rengratiate

e serviateli cum grande humilitate.

-San Francesco d’Assisi-

 

Francesco.

Francesco.

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