Un ristorante con la coda di paglia!
Proprio oggi leggo di una notizia che mi lascia davvero perplesso, un ristorante a Bologna (in cui sono stato alcuni mesi fa e che confermo essere di uno scarsissimo rapporto qualità/prezzo), la Cantina Bentivoglio (il nome non si addice proprio) ha presentato una denuncia da un utente di Tripadvisor che nel giugno 2012 ha scritto una recensione negativa sull osteria bolognese:
La Cantina Bentivoglio è rinomata, sia per la posizione che per l’intrattenimento musicale che offre in certe serate. In fondo, ci si va perchè è aperta fino a tarda ora e perché si sa di incontrare amici”.
Poi aggiunge:
Ma quel che è troppo è troppo. Non è ammissibile che vengano applicati cospicui supplementi per l’intrattenimento musicale, anche se questo non è né desiderato né gradito. Non è ammissibile essere serviti dopo ore, e male, solo perché “il locale è molto famoso e la gente fa la fila per entrare”. E, SOPRATTUTTO, non è ammissibile presentarsi per tre volte di fila e ricevere VINO IMBEVIBILE. Non parlo di vino cattivo, no, parlo di vino AVARIATO, roba da creare problemi di salute. E questo non una sola volta, ma più volte di seguito. Questa sarebbe UNA CANTINA?
Ammetterete che i toni non sono esattamente distesi.
Darei volentieri 1 ma salvo l’atmosfera e, soprattutto, l’antica frequentazione. Ma se si va avanti così, alla prossima occasione darò meno di zero”
Nemmeno la citazione letteraria (chi l’ha colta?) ha salvato l’incauta cliente, se lei non è riuscita a mandar giù il vino, i titolari del locale non hanno digerito la recensione presentando querela ai carabinieri. Allertata la polizia postale si è cercato di scoprire la vera identità dietro di iskander 3666.
Questa volta però non si trattava di una recensione falsa, iskander 3666 è “top reviewer” del sito, dove pubblica frequenti e in apparenza affidabili recensioni. Nel suo profilo su TripAdvisor c’è persino una foto! Non basta, come ripete il Corriere di Bologna riportando la notizia, si tratta di una rispettabile insegnante universitaria. A cui, evidentemente, l’invito a comparire in Procura non è andato giù.
Lancia in resta è partita per la sua crociata social. Sul suo profilo Facebook ha raccontato l’accaduto parlando apertamente di “pagliacciata” e ricevendo in cambio accorate manifestazioni di solidarietà.
Tirate in ballo nell’ordine: libertà l’espressione, diritto di critica, censura 3.0. Putin e la Pussy Riot spedita in Siberia sono una sciocchezza in confronto. E ora iskander 3666 minaccia la controquerela per calunnia.
Io ci sono stato per caso e non ci tornerei più, camerieri distratti, piatti banali e confort molto discutibile. Non mi scandalizzerei se non fosse per prezzi medio alti che portano il rapporto qualità prezzo davvero scarso, al limite dell’indecente. L’attività ha citato in giudizio un utente che si era espresso sul locale… questo la dice lunga sulla loro coda di paglia e sul fatto che in fondo in fondo lo sanno di essere un posto dove non vale la pena spenderci dei soldi!
Tra l’altro, una recensione negativa non influenza nessuno e sul social ha anche poca visibilità, a meno che su quella non ci clicchino tanti altri utenti che la trovano utile e apprezzandola la fanno rimanere molto in vista. Quindi è come dire: se non fosse vera, anche il web non la considerebbe rilevante e finirebbe per cadere nel dimenticatoio telematico, se invece è saltata così all’occhio di tanti utenti vuol dire che un motivo c’è! La libertà di espressione (art 21 della fottuta costituzione) va rispettato quindi W le querele reciproche e tutto il mio sostegno al cliente. Ci sono altri modi e strumenti per rispondere alle critiche online, lo stesso tripadvisor mette a dispozione delle attività commerciali la possibilità di rispondere ad ogni singolo commento ben visibile dove le ragioni e i dissapori andrebbero esposte e chiarite.