Cantine del Matino, un secolo di vini e passione - Dal 1899 ad oggi, una cooperativa di produttori impegnati nella sfida della qualità

Da Antoniobruno5
Cantine del Matino, un secolo di vini e passione - Dal 1899 ad oggi, una cooperativa di produttori impegnati nella sfida della qualità
Cantine del Matino Cooperativa tra Produttori Agricoli di Matino Via Vittorio Veneto, 44 73046 MATINO (LE) Tel:0833 506704 Fax:0833 507049 info@cantinedelmatino.com
La cooperativa tra produttori agricoli di Matino ha festeggiato i suoi primi cento anni di vita nel 1999. È infatti tra le più antiche cantine pugliesi, nata nel 1899, questa azienda si chiamava Consorzio agrario cooperativo di Matino, è nata in un momento storico, in cui in Italia si parlava di conquiste di spazi coloniali. Teoricamente, quindi, c’era una certa propensione all’espansione, gli italiani pensavano in grande. E infatti non sorse solo per fare vino, ma come un complesso di attività tendente alla promozione dell’economia di Matino. Affianco al settore vinicolo sorse un frantoio oleario, un impianto di trebbiatura tra i più moderni del tempo. E anche la lavorazione del tabacco orientale e poi, visto che il mondo agricolo ha sempre avuto il problema della liquidità, il Consorzio si preoccupava di fare una politica di prestiti e rimborsi a tasso agevolato che oggi potremmo definire banca.

Il credito agrario all’inizio del secolo fu realizzato con grande successo da questa piccola entità imprenditoriale collettiva del sud del Salento. Una data importante per la storia di questa azienda, e non solo, è il 1940, quando una legge fascista impose che tutti i consorzi italiani confluissero in un’unica confederazione nazionale. Questo significava la scomparsa della piccola ma efficiente realtà matinese. In una notte il direttore del Consorzio Giorgio Primiceri, scorporò le attività del credito dal resto della cooperativa e la costituì con statuto autonomo con la denominazione “Banca Agricola di Matino” (la futura BPP).
Nel 1964 lo stabilimento fu totalmente rifatto, ampliato, dotato di nuove tecnologie. Fu aggiunto ai tre, un quarto capannone, in un periodo dove si producevano quantitativi notevoli di vino grezzo destinato ai mercati “nobili” dalla Toscana al Piemonte fino alla Francia, dove andava ad arricchire i vari Chateau d’alto borgo.

La situazione per i produttori di vino grezzo divento sempre più difficile a causa della concorrenza, dell’aumento dei costi di produzione ed energetica, ed i dirigenti di allora incominciarono a pensare sempre più all’imbottigliamento come rimedio per uscire dai rischi costanti della crisi. Per invogliare e qualificare l’imbottigliato prodotto in questa azienda nel 1971 venne riconosciuta la denominazione d’origine controllata (D.O.C.) al vino Matino, la prima riconosciuta in Puglia, e potenziato l’impianto d’imbottigliamento.
La riduzione degli ettari vitati invogliata dalle politiche agricole dei governi che si sono avvicendati negli ultimi 20 anni, hanno portato ad una riduzione drastica della produzione vinicola, mettendo a dura prova tutte le strutture produttive del Salento. Nel novembre del 1998, l’amministrazione della cooperativa è affidata ad un nuovo consiglio d’amministrazione rappresentato dall’ingegnere Ettore De Luca, che ha attivato un processo di ammodernamento e di rilancio commerciale mirante ad attenuare gli effetti della crisi del settore vitivinicolo.
La cantina è in continua evoluzione, tesa a migliorare la qualità, offrire una vasta gamma di prodotti (18), utili a soddisfare le esigenze dei vari settori commerciali faticosamente conquistati, grazie al lavoro dei collaboratori commerciali.
“La vendemmia di quest’anno (si riferisce all’anno 2005 n.d.r.) è stata abbondante e di qualità buona che ci permetterà di esordire con il nostro novello Rosso D’Autunno 2005 un prodotto che può essere il biglietto da visita per una produzione 2005 che si presenta eccellente”, assicurano dalla cantina.
“Rosso d’autunno” elisir di lunga vita
Nome: “Rosso d’autunno”
Regione: Puglia
Indicazione: Salento i.g.t. novello
Colore: rosso rubino con riflessi granata
Profumo: macerato, caratteristico fruttato
Sapore: armonico, morbido, con vena di dolce
Zona di produzione: Salento
Microclima: mediterraneo
Natura del terreno: argilloso - calcareo
Vitigni: primitivo 50% - negroamaro 50%
Sistema di allevamento: alberello
Sistemi di potatura: a cornetti
Sistema d’impianto: 4000 ceppi per ha
Produzione media per pianta: 2 kg
Esposizione dei vitigni: sud-est
Eta’ del vigneto: 40 anni
Epoca di raccolta: fine agosto
Vinificazione: macerazione carbonica
Affinamento: acciaio a bassa temperatura
Abbinamento gastronomico: tutto pasto
Temperatura di servizio: 18°C
Giudizio finale: ottimo


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