Buonasera! Eccomi finalmente con la nuova recensione per il progetto In My Mailbox. Sto cercando di fare più in fretta possibile ma, spero capirete, più di tanto non posso fare. Purtroppo. Oggi (o dovrei dire questa notte?) vi parlerò di un romanzo autobiografico della scrittrice Federica Gazzani: Canto Africano.
Federica Gazzani;
Nata e cresciuta in diverse località del nord Italia, si é trasferita a Milano per frequentare la facoltà di architettura e, contemporaneamente, l’Accademia di arredamento e antiquariato. Nel 1976 ha ricevuto al Palazzo della Stampa una medaglia di merito per la ristrutturazione di una casa di ringhiera.Dopo diverse esperienze professionali, dall’arredamento di appartamenti e negozi all’allestimento di stand in fiera, alla preparazione di collezioni di moda e sfilate, é approdata al mondo dei media, precisamente a Canale 5 (allora Telemilano e poi Videotime).
Si é trasferita in Svizzera nel 1982, dove ha lavorato per un lungo periodo alla Polivideo - nota società di produzioni televisive - per dedicarsi poi alla dimostrazione e all’insegnamento di apparecchiature tecniche nel mondo intero. Ha partecipato a convegni per lo sviluppo di nuovi mezzi negli Stati Uniti e a simposi internazionali.
Si é occupata di montaggio, post-produzione e aiuto regia. Attualmente lavora alla RSI, Radiotelevisione svizzera.
Sitoweb: http://federicagazzani.com/
Intervista all’autrice: http://www.edizioniilciliegio.com/intervista_canto.htm
Titolo: Canto Africano (isbn:9788888996103)
Autore: Federica Gazzani
Serie: #
Edito da: Il Ciliegio
Prezzo: 15,00€
Genere: Narrativa contemporanea, Romanzo Autobiografico
Pagine: 176 p.
Voto:
Trama: Canto africano, con la sua struttura circolare – in cui l’inizio coincide con la fine – è quasi un diario di viaggio, da Milano al centro dell’Africa, attraverso un deserto del Sahara superato con mezzi di fortuna e fra mille contrattempi apparentemente distruttivi, in realtà portatori di incontri significativi.
Federica osserva, a volte si piega morbidamente, a volte si oppone e si ribella con rabbia. Ma anche quando è vittima di soprusi è sempre cosciente della sua profonda indipendenza e forte della sua inattaccabile libertà di donna.
C’è una pedagogia anche nella violenza, quasi indifferente ed oggettiva, della tempesta di sabbia nel deserto che si compie nella sua ineluttabilità, fermando il tempo esterno per divenire un tempo interiore, di esplorazione di sé e di indagine sulle ragioni del vivere o del morire.
Il romanzo insegna che intelligenza è spirito di adattamento che non può superare, però, codici etici che appartengono a confini interiori e non sono solo il frutto d’imposizioni.
Quote: “L’Erg sconfinato e sabbioso mi si apriva davanti, presentando tutto il fascino del suo enorme palcoscenico vuoto. Lo sentivo recitare per me parti inedite e mille volte ripetute. Ero attrice e spettatrice, sabbia e vento, ricordi e tempo. Mi pervase un senso di espansione mai provato prima: non ero nel deserto, io ero il deserto. E assorbivo il calore del sole da ogni granello di derma assetato.”
Premi: Il romanzo ha vinto la 3a edizione del Premio Letterario “Il Camaleonte” e si è classificato secondo all’8aedizione del Concorso Letterario “Il Giunco” nel 2004.
Inoltre, ha ricevuto una segnalazione di merito al Concorso “Autrice dell’estate 2009”.
Dicono di questo libro: Chiaro e immediato, senza fronzoli né grovigli di pensieri, il testo si presta a una lettura semplice, piacevole e coinvolgente. Le 176 pagine sono divorabili in una manciata di ore, con un finale intuibile ma una trama ben sviluppata, complici l’esperienza realmente vissuta e l’agile penna di Federica. Francesca Gardenato
Opinione Personale: “Canto Africano” è un libro autobiografico scritto da Federica Gazzani in ricordo del suo primo viaggio in Africa nel 1979 quando aveva ventiquattro anni. E’ un libro che apparentemente parla di un semplice viaggio, intrapreso dalla Federica Gazzani giovane e avventurosa, ma che in realtà parla di una “fuga“. Una fuga alimentata dalla forza e dal desiderio di evadere tipico della gioventù che attecchisce nel giovane cuore dell’autrice e che, grazie ad una pizza, la spingerà ad abbandonare la sicurezza e l’ordinarietà della sua vita.
Federica ha apparentemente tutto. Un lavoro, una casa, un fidanzato, una famiglia e degli amici, eppure le basterà scambiare due parole con un bassista camerunese per decidere di mollare tutto e gettarsi a capofitto in un’avventura piena di incognite fra le calde lande Africane.
Un romanzo e un paio di stivali dorati con i tacchi a spillo (oltre a pochi soldi) saranno gli unici effetti personali che Federica considera “necessari e sufficienti” per il suo viaggio. Il libro di Kerouac per il suo “passato” e gli stivali, che probabilmente non avrebbe mai e poi mai messo, come elemento simbolo del suo “futuro”. In realtà le parte con il desiderio di crescere, di apprendere e assorbire quanto più possibile da Danny e da quella terra straniera che la spaventa ma affascina irrimediabilmente.
Fin dal principio, però, le cose sembrano non andare per il verso giusto e Federica si ritrova a vivere di espedienti, con Danny, in attesa di questo fantomatico “mandat” che sembra non voler arrivare. Eppure, nonostante tutto, lei continua a osservare le persone e tutto ciò che le sta intorno con il desiderio di immergervisi e di apprendere. Non a caso parla spesso di “lezioni” che sembra poter (o voler) estrapolare dai brevi e concisi discorsi con Danny.
Fin da subito si accorge delle differenze di questo popolo che, a differenza dei suoi connazionali, non si fanno remore di aiutare due giovani estranei magari ospitandoli in casa con fiducia. O, viceversa, la pericolosità stessa che può nascondersi dietro un semplice invito a condividere il viaggio. Tutto sembra essere diverso, forse migliore. O forse no, semplicemente diverso.
Lo stile dell’autrice è veramente piacevole e intrigante. E’ affascinante “vivere” questo viaggio attraverso i pensieri della Federica di allora e riportati, ovviamente, dalla Federica Gazzani di oggi, la donna adulta. Nonostante il romanzo non abbondi di discorsi diretti, l’autrice, è riuscita comunque a rendere riconoscibile Denny descrivendo il suo carattere attraverso le discussioni che intratteneva con Federica, il che non è affatto poco. Le persone descritte, anche quelle che ricoprivano un ruolo minimo nella sua opera, sembrano prendere vita senza giudicare e senza lasciarsi giudicare. L’autrice racconta ma non pretendere di intromettersi per giustificare o giustificarsi, magari, per certi suoi errori, è una “penna” che da vita ai pensieri della ventiquattrenne che fu. Bellissimo.
Lungi da me poter giudicare scelte e/o esperienze narrate in questo romanzo quello che più di tutto mi ha colpita e che ancora adesso, a distanza da ore dalla fine del romanzo continua, a balzarmi in mente è quanto fosse “differente” la mentalità nel 1979. Forse, più che altro, ad essere differente era proprio il mondo e la gente, di conseguenza. Tutto sommato, oggi, quale donna accetterebbe di buttarsi in un viaggio del genere dopo aver conosciuto un “Denny” ed averci parlato si e no mezz’ora? E non sto parlando del colore della sua pelle o dell’Africa, se fosse stato francese, tedesco o americano le cose non sarebbero state differenti.
Quanto il mondo può essere cambiato per indurci, tutti, a essere le persone diffidenti, chiuse e spaventate che siamo oggi?
Probabilmente, non avendo vissuto quegli anni non comprenderò mai appieno e non riuscirò mai a darmi una risposta sensata ma, di fatto, leggere questo libro è stato un vero piacere perché, nonostante siano passati gli anni e la società sia mutata irrimediabilmente, nel leggere i pensieri e le sensazioni di Federica mi sono resa conto che, dentro, non siamo cambiati poi così tanto.
Libro assolutamente consigliato!
Acquistabile su: www.edizioniilciliegio.com //www.ibs.it // www.federicagazzani.com
Grazie all’autrice che ha messo a disposizione una copia del romanzo “Canto Africano” verrà estratto UNO, commentatori, che avrà il piacere di ricevere a casa LA COPIA DEL LIBRO AUTOBIOGRAFATO con, allegato, IL SEGNALIBRO IN REGALO DEL BLOG “Sognando Leggendo” !
Allora? Che Aspettate? Commentate in tanti ^^