Il lago di Aljojuca, non lontano da Cantona (Foto: Tripti Bhattacharya)
Un tempo era una fiorente metropoli mesoamericana, poi le piogge sempre più rade innescarono un periodo di siccità senza precedenti che spinse i suoi abitanti ad abbandonarla per cercare di sopravvivere altrove. Si tratta della città di Cantona, che un tempo sorgeva a poca distanza da Città del Messico.Nel periodo di massimo splendore Cantona era abitata da circa 90.000 persone. La città si trova nei pressi di un bacino d'acqua di origine vulcanica. Qui sono state trovate grandi quantità di ossidiana, il prezioso vetro vulcanico che veniva esportato nelle città circostanti o veniva utilizzato per affilare le armi da caccia. Cantona venne abbandonata dai suoi abitanti tra il 900 e il 1050 d.C.
Archeologi e geologi, supportati da geografi, hanno prelevato campioni di sedimenti e campioni dal lago Aljojuca, distante circa 32 chilometri dalla città. In questo modo hanno potuto raccogliere maggiori informazioni sul clima nella regione, esaminando la relazione tra i diversi isotopi di ossigeno nell'acqua e riuscendo a determinare la quantità di precipitazioni ma anche dell'evaporazione dell'acqua del lago.
I prolungati periodi di siccità portarono, a Cantona, ad un danneggiamento delle colture e ad una sempre maggiore scarsità di acqua per queste ultime e per la popolazioni. I periodi di siccità si protrassero per diverse decine di anni. Sicuramente il progressivo mutamento nel clima ha portato alla decadenza di Cantona.