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Caos Bianco

Creato il 01 luglio 2013 da Gemusic

Come stai? Ho passato il confine

doloroso tremendo funesto.

Punto e a capo. Ho cambiato registro

da quasi novanta mattine.

Come stai? Mi domando assai spesso

se al di là del confine c’è il mondo

che ho lasciato, o solo un caos bianco

che se ritorno si ricomporrà.

Ti scrivo da un’area di servizio

malcelata tra un vortice e l’altro

incollata col mastice sotto

un cartello di pubblicità.

E le macchine passano accanto

schiaffandomi l’aria d’intorno.

Punto e a capo. E scompaiono bianco

dentro i vortici che l’inghiottono.

Ti rivedo col mastice in mano

ricomporre corolla di un fiore

che un profano aveva smembrato

per amore, i petali a divinare.

Ti ricordo, perché so che il ricordo

non si copre di false apparenze

come il mondo da dietro il confine:

c’è solo se ricordo, e l’ammette.

Così anche tu non smetterai d’esistere

finché ti scrivo da un’area di servizio:

come stai? Non risponderai certo.

Qui tra i vortici non ho un indirizzo.

Giulia Martini


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