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Caos continuo in Libia e sempre lontana l'intesa auspicata dall'Onu

Creato il 23 settembre 2015 da Marianna06

Bernardino-Leòn

Per la seconda volta in una settimana il premier del governo libico sostenuto dal parlamento di Tobruk e riconosciuto dalla comunità internazionale, Abdullah Al Thini, è stato bloccato all'aeroporto di Labraq, vicino alla città di al Baydha, dove ha sede l'esecutivo.

Anche stavolta, come accaduto in precedenza, Al Thini avrebbe voluto partire, ma un gruppo di miliziani lo ha fermato sostenendo di aver ricevuto ordini dai servizi segreti. A riferire la notizia è il sito informativo libico al Wasat.

Nel corso del suo mandato, il premier – che ha già rassegnato dimissioni, respinte, due volte – è stato bloccato all’aeroporto quattro volte e attaccato una volta mentre era a bordo della sua auto.

Tanto basta a descrivere il grado di confusione che regna nel paese, teatro di una lotta per il potere tra gruppi armati dalla caduta del regime di Gheddafi nel 2011. L'altro ieri la missione Onu per la Libia (Unsmil) ha accusato le forze del governo di Tobruk - che hanno lanciato un’offensiva militare su Bengasi - di minare gli sforzi di pace della comunità internazionale.

Intanto l’inviato Onu in Libia, Bernardino Leon, ha presentato la bozza finale dell'accordo di pace tra le fazioni di Tobruk e Tripoli esortando le parti ad accettarlo alla ripresa dei colloqui, dopo la festa musulmana dell’Eid al Adha, che ricorre domani. "Abbiamo finito il nostro lavoro", ha detto Bernardino Leon (foto in alto), "ora tocca alle parti reagire a questo testo".

                           a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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