Nessun pericolo per quanto riguarda le unghie, invece: in questo caso infatti il sole ha funzione terapeutica, aiutando a rinforzarle e a farle crescere meglio.
Capelli
In caso di esposizione al sole è necessario proteggere i capelli dagli effetti nocivi dei suoi raggi.
La componente ultravioletta, infatti, intacca la struttura del capello rendendolo fragile e con tendenza a spezzarsi.
Anche i capelli scuri, più protetti rispetto a quelli chiari da una maggiore presenza di melanina, cui devono il loro colore, non passano certo indenni attraverso un bagno di sole.
A differenza di quanto si potrebbe pensare, la capigliatura, oltre a rappresentare un ornamento per il volto e a conferire a ciascun individuo un suo aspetto caratteristico, assolve anche il compito specifico di proteggere dall’azione nociva della luce solare la cute della testa, una zona meno attrezzata a difendersi, rispetto ad altre del corpo.
Anche la salsedine rappresenta un pericolo, perché toglie acqua ai capelli.
La sua azione, sommandosi a quella del sole, determina fragilità e perdita di vigore nei capelli, aumentando la loro facilità di spezzarsi.
Dopo ogni bagno in mare occorre, appena possibile, sciacquare i capelli con acqua dolce, al fine di rimuovere la salsedine. Inoltre si devono lavare utilizzando preferibilmente le nuove basi lavanti eudermiche che non fanno schiuma, non rimuovono il naturale strato protettivo e funzionano anche da balsamo, oltre ad avere la comoda caratteristica di poter essere utilizzate anche con l’acqua di mare.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i colori scuri dei capelli, con tendenza verso il nero, assorbendo molto di più i raggi infrarossi del sole, si scaldano più rapidamente rispetto ai capelli biondi, potendo arrivare fino a temperature di 40° e surriscaldando di conseguenza la testa.
Lo stesso tipo di capelli offre invece una protezione maggiore nei confronti degli ultravioletti, grazie al contenuto in melanina.
I capelli già rovinati, molto fini o diradati o secchi, verranno maggiormente danneggiati dall’azione del sole.
In montagna i raggi solari colpiscono più che al mare, perché si è più vicini al sole.
Per chi soffre di dermatite seborroica - la forfora - l’esposizione solare è invece positiva e allora è bene che la persona tenga i capelli corti in modo che il cuoio capelluto sia più esposto, ma evitando ovviamente ogni forma di scottatura.
Unghie
Le unghie, contrariamente dai capelli, traggono invece benefici dalla luce solare.
Esse non necessitano di idratazione perché il loro contenuto in acqua è minimo e rimane costante anche in seguito all’esposizione solare.
La loro patologia più comune è la fragilità. Al contrario di quanto si pensa la fragilità dell’unghia non è dovuta alla mancanza di minerali o vitamine, ma ad una maturazione imperfetta dell’unghia. Si tratta di solito di Psoriasi dell’Unghia. Questo tipo di disturbo colpisce maggiormente le donne, ma non risparmia bambini e uomini. L’esposizione al sole, come in tutte le forme di psoriasi, ha un’azione positiva cioè le unghie si formano meglio, tanto è vero che al ritorno da vacanze trascorse al mare esse sono sempre più dure e robuste.
L’unica controindicazione è rappresentata dall’assunzione di alcuni farmaci (tipico l’esempio dell’antibiotico tetraciclina, ma anche alcuni chemioterapici o medicinali destinati alla cura di scompensi cardiaci). La luce solare in questi casi può provocare la comparsa o l’accentuarsi di macchie nelle unghie.
Si può ovviare con lacche molto scure che hanno effetto fotoproteggente.
La presenza della lacca è indifferente in caso di psoriasi ungueale, in quanto i raggi effettuano la loro azione benefica agendo sulla matrice dell’unghia che è prima della lamina ungueale. Lo smalto quindi non è dannoso, ma può addirittura essere utile.
(Fonte: http://www.humanitasalute.it)