Capillari rotti, un’inestetismo che si può combattere efficacemente

Creato il 13 marzo 2014 da Benesserestaff @benesserestaff

Ci siamo, lentamente si avvicina la bella stagione, l’aria diventa più piacevole, tornano le rondini e le gonne si accorciano. Non tutte però. Purtroppo, per molte, la bella stagione è sinonimo di grandi fastidi, se non veri disturbi alle gambe, a causa dei capillari rotti che danno non pochi problemi. Antiestetici da vedere e fastidiosi da sopportare, rendono praticamente un inferno la giornate primaverili e peggio ancora quelle estive. Al mare poi diventa a dir poco imbarazzante esibire il nuovo, meraviglioso bikini, quindi via di pareo selvaggio. Ma non si può passare tutta la stagione con un pareo allacciato sui fianchi o con i pantaloni alle caviglie anche perché, in questo modo, potremo mascherare l’inestetismo, ma non avemo certo ridotto il disturbo che, puntualmente, soprattutto la notte, tornerà a darci il tormento.

Cosa sono e come si manifestano

I capillari rotti, chiamati anche teleangectasie, sono piccoli vasi sanguigni che svolgono la funzione di veicolare sotanze nutritive, anticorpi e tutto quanto viene trasportato all’interno del nostro corpo grazie all’azione del flusso sanguigno. Spesso capita che questi vasi siano fragili per diversi motivi e si rompano. Ecco che compaiono le antiestetiche ragnatele di capillari, delle volte con dei veri e propri edemi e lividi. Oltre al fastidio dal punto di vista estetico, questi capillari provocano un’intensa sensazione di bruciore e fastidio. Quindi se riusciremo a mascherarli con un po’ di fondotinta e correttore, non potremo evitare quella sensazione di pesantezza e disagio alle gambe.

Le cause sono tante, ma quella più comune è imputabile a un fattore di ereditarietà. Se si è geneticamente predisposti ad avere capillari molto fragili, l’unica cosa da fare è tentare di prevenire e contenere il disturbo al meglio. Ci sono poi dei fattori ormonali, mancanza di alcune vitamine, tra cui la C è diretta interessata, insomma, poco importa la causa, il risultato sarà quello di avere delle gambe dolenti e non troppo belle da mettere in mostra. Nei casi più lievi i capillari implicati sono pochi, poco visibili e poco fastidiosi, ma quando iniziano a moltiplicarsi si avverte anche maggiormente la sensazione di bruciore. Questo è localizzato soprattutto attorno le caviglie e nella piega sopra il polpaccio.

Rimedi naturali per i capillari rotti

Se la situazione non è grave, possiamo intervenire con rimedi naturali che ci aiuteranno a lenire il disturbo. Resta inteso che la cosa migliore è prevenire l’insorgenza del disturbo, o cercando di limitarne più possibile l’effetto. La prima cosa da fare è adottare uno stile di vita sano, ma questo vale sempre e comunque. Molto importante l’alimentazione. Introduciamo nella nostra dieta frutta e verdura fresca, meglio se prediligiamo i frutti rossi, ricchi di flavonoidi, potenti antiossidanti che aiutano a migliorare la circolazione. Da evitare assolutamente sigarette e alcol, se ci fumiamo una sigaretta dopo un chupito poi non lamentiamoci del bruciore alle gambe, sarà praticamente inevitabile se siamo predisposte.

Lasciamo perdere i junk food, dimentichiamoceli ché non sono una grande perdita. Lasciamo perdere anche caffè, bevande gassate e cibi piccanti e caldi, quindi la carne con chili appena sfornata diamola al gatto, lui sarà felice e noi anche. Beviamo tisane depurative, ottimo il rooibos o the rosso che ha un forte potere disintossicante. Prendiamo l’abitudine di fare una passeggiata di almeno mezz’ora al giorno, la vita sedentaria favorisce la rottura dei capillari.


Una buona camminata, con le scarpe idonee, aiuterà la nostra circolazione e ci eviterà i fastidi dei capillari rotti.

Sono di aiuto le pomate a uso topico a base di erbe quali vite rossa, edera, mirtillo, ribes nero. Tutte queste piante aiutano la normale circolazione. Possono essere spalmate come creme, bevute come tisane o assunte per via orale sotto forma di opercoli. Molto utile l’estratto di centella asiatica l’escina e il rusco che agisce come vasocostrittore. Sarebbe di grande aiuto per contrastare il fastidio farsi fare qualche delicato massaggio drenante che stimoli la circolazione.

Se il disturbo è già comparso, magari accompagnato da brutti lividi, spalmiamo, con un leggero massaggio sulla zona interessata, un unguento o pomata a base di arnica o tamponiamo con del cotone imbevuto di oleolito di iperico. Delle piccole accortezze molto utili sono quelle di evitare l’esposizione delle gambe a fonti di calore, sole compreso, e di utilizzare delle calze elastiche.

Rimedi farmacologici e trattamenti

Se ci rendiamo conto di avere un’alimentazione poco varia, per lo meno assumiamo quanto occorre per contrastare i capillari rotti tramite vitamine e integratori. Se il problema fosse però di entità importante, potremo ricorrere all’ausilio del laser. La fotocoagulazione laser, infatti, serve per chiudere i vasi. Ottimi risultati se i capillari sono sottili, ma in caso contrario questo trattamento sarà inefficace. Uno dei migliori trattamenti per i questo problema è la scleroterapia. Si tratta di piccole iniezioni di farmaco all’interno delle vene minori. Va comunque detto che chi è portato per fattore genetico ad avere i capillari rotti, dopo qualche tempo potrà avvertire che il problema si ripresenta, anche a distanza di anni, è tuttavia possibile contenere il disagio e vivere serenamente, quando poi dovesse ripresentarsi il disturbo si procederà col trattamento più idoneo al caso..


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