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Capire una sconfitta

Creato il 24 giugno 2014 da Catreporter79

Non soltanto il calciatore, ma anche il tifoso di calcio avrebbe bisogno di andare a lezione di etica sportiva da chi pratica una disciplina da combattimento.

Perdere una partita non equivale alla perdita dell’onore, né proprio né della bandiera che si rappresenta. Non significa essere un “pagliaccio”, far parte di una comunità “inferiore”, ridicola o qualunquisterie simili. Abbiamo un avversario davanti a noi, deciso quanto noi a farsi valere. Per questo, dobbiamo tributargli il giusto rispetto.

Una sconfitta può essere l’occasione per una ripartenza, per una rinascita e quindi per nuovi successi (vedi 1966, 1974, 1986 e 2002).

Muhammad Ali è andato al tappeto, gli hanno rotto la mascella, lo hanno mandato all’ospedale. Ma è tornato più forte di prima. Ogni volta.

Da “Il decalogo del pugile”, punto numero 5: “Intelligenza è anche capire quando accettare una sconfitta. Insieme alla spugna avrai gettato le basi per un nuovo incontro”.



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