Ieri vittime illustri (clicca qui per il riepilogo), stasera invece le grandi hanno fatto in pieno il proprio dovere. Il Manchester City si è lasciato addirittura prendere la mano, sette ne deve raccogliere il povero Kirkland in fondo al sacco. E’ un City che si diverte, pure Lampard ci ha preso gusto a segnare dopo aver punito il “suo” Chelsea. Al minuto 47 è proprio lui ad aprire le danze dopo un primo tempo in equilibrio. Lo Sheffield Wednesday fa quel che può e avrebbe subito la palla del pari, da questo momento in poi però è monologo. A parte Kompany, i Citizens sono a pieno organico. Esulta Dzeko al 53′, gioisce anche Jesus Navas un minuto dopo: lo spagnolo irride Mattock e poi scaraventa un razzo in rete. Serata da dimenticare per Zayatte, che mette giù in area Lampard e guadagna la via per gli spogliatoi anticipatamente. Non poteva mancare la firma di Yaya Toure, capitano stasera. E sono quattro. C’è il tempo per un’altra rete di Dzeko, una del debuttante 18enne Pozo e, massì, Lampard in pieno recupero piazza il settimo gol. Si parla spesso di “risultati tennistici” in questi casi, l’appellativo va però stretto alla straripante prova della banda Pellegrini. Da registrare l’incursione di un giovane invasore di campo, voleva un selfie con Lampard e l’ha avuto. Domani farà incetta di like su facebook.
Meno scintillante, ma comunque valido, il successo del Chelsea ai danni del Bolton. Vittoria due a uno, successo di misura troppo avaro nei confronti dei Blues, che vedono sfumare il primo vantaggio realizzato da Oscar per il colpo di testa di Mills. I Wanderers però subiscono la forza avversaria e Oscar, nel secondo tempo, la traduce in una bella conclusione da fuori. Va agli ottavi di Capital One Cup anche un’altra londinese, il Tottenham, ma a White Hart Lane è protagonista chi non c’è più.
Emozionante la tenuta verde dei tifosi ospiti a ricordare il maglioncino indossato da Brian Clough nel decennale della sua scomparsa. Il Nottingam Forest si porta addirittura in vantaggio con Grant al 62′, dieci giri d’orologio dopo rimedia con un bolide il neoentrato Mason. Parità ora, ci pensano Soldado e Kane a girare il vento in favore dei padroni di casa. Esulta il Brighton, che già l’anno scorso aveva fatto vedere belle cose, a segno Ince, Lua Lua e Mackail-Smith, il Burton non riesce a reagire nonostante l’espulsione di Calderon nei minuti finali. Molto combattute le restanti due gare, terminate entrambe 3-2. Il Crystal Palace, dopo i tempi supplementari, deve arrendersi tra le mura amiche a un Newcastle guerriero, capace di trovare il gol qualificazione nonostante l’espulsione di Abeid per doppio giallo. Il West Bromwich Albion difende egregiamente il proprio campo, ma non è stato certo semplice piegare l’Hull City. Baggies avanti con Brown, i Tigers ribaltano la situazione a cavallo della sosta: Tom Ince e Brady piazzano l’uno-due. Il West Brom, spinto dal pubblico, negli ultimi minuti riesce incredibilmente a rovesciare tutto. All’87’ McAuley pareggia e un minuto dopo arriva il gol di Berahino per un 3-2 da cuori forti.Capital One Cup, terzo turno
Burton-Brighton 0-3
Chelsea-Bolton 2-1
Manchester City-Sheffield Wednesday 7-0
Tottenham-Nottingham 3-1
Crystal Palace-Newcastle 2-3
West Bromwich-Hull City 3-2