Tra coloro che si aggirano per le galassie c'è l'astronave Arcadia ai comandi di Capitan Harlock, uno di quelli che vuole sovvertire i dettami della Gaia Sanction.
Viene così inviato sull'Arcadia un infiltrato di nome Yama, fratello di Ezra , comandante delle forze armate di Gaia.
Yama dovrebbe uccidere Harlock ma si schiera ben presto dalla sua parte e anche i vari tentativi di Ezra di riportarlo dalla parte della Gaia Sanction falliscono miseramente.
Anche quando Ezra racconta al fratello ribelle il passato di Capitan Harlock, gli fa vedere come realmente è ridotta la Terra ( un ammasso di buche e crateri) e in una lotta finale lo ferisce sotto l'occhio destro di cui perderà l'uso.
Una cicatrice identica a quella di Capitan Harlock.
Un ideale passaggio di testimone in nome della libertà in giro per le galassie.
Difficilissimo riassumere in una breve sinossi tutto quello che succede in questo Capitan Harlock versione 2013, la prima in computer grafica.
La complicazione è una sceneggiatura dai dialoghi interminabili e infarcita di tanti, troppi avvenimenti.
Il rischio di perdersi nel film è elevatissimo se non si segue attentamente la vicenda.
Il problema è che questo non è il Capitan Harlock che ho conosciuto quando ero piccolo: è qualcosa di diverso, invece che un eroe romantico, l'ultimo dei romantici, si comporta come un deus ex machina tronfio e che si bea del suo status di leggenda, in grado di intervenire quando e come vuole per cambiare a suo piacimento la storia.
Rimane il suo status di ribelle a tutto tondo, attivista contro tutti i regimi totalitari , umani o alieni che siano, ma ci troviamo di fronte a un'elaborazione profondamente diversa del personaggio che qui diventa ancora più taciturno ed è decisamente meno presente, anzi per la maggior parte del film è relegato sullo sfondo, incombe sulla narrazione ma in realtà in questo Capitan Harlock del 2013 viene narrata soprattutto la storia dei due fratelli contro, Ezra e Yama, dei loro conflitti venuti da lontano e delle loro diverse filosofie di vita.
Questa nuova riscrittura delle avventure del mitico capitano è decisamente complicata da seguire e questo scoraggerà sicuramente i più giovani( ma probabilmente non erano loro il target di riferimento), tanti avvenimenti, tante parole e cambiamenti di sponda, tante cose date per scontate ma che per chi si avvicina per la prima volta al personaggio non lo sono così tanto.
E' duro da seguire però arrivare alla fine dà un senso di estrema soddisfazione, un po' come il ciclista che ha appena finito di scalare lo Stelvio o l'Alpe d'Huez, perché si è riusciti a non abbandonare nonostante tutti i tentativi da parte degli sceneggiatori che hanno condensato in due ore di film , avvenimenti che ne avrebbero occupato una serie intera.
Sollucchero puro la lotta finale tra i due fratelli e il passaggio di testimone tra Harlock e Yama, forse un passaggio un po' troppo telefonato ma per il fan vedere che c'è una speranza di rivedere ancora su schermo le avventure di uno degli eroi preferiti....
Capitan Harlock in definitiva è un film piuttosto difficile da giudicare: complesso oltre ogni aspettativa , con molti difetti ed esagerazioni , ma affascinante e generoso con lo spettatore come il personaggio che gli dà il titolo.
Ed esteticamente è favoloso.
( VOTO : 7 / 10 )