Ammetto di ricordare poco del cartone, visto a tratti quando avevo 3 o 4 anni. Il manga non l’ho mai letto. Con queste premesse, sono andato a vedere questo film per curiosità, per guardare a che punto fosse la produzione nipponica in fatto di animazione digitale, ma anche di realizzazione cinematografica in generale. Ogni tanto qualche film giapponese lo guardo ben volentieri, e non parlo solo di anime video o film in CGI come questo, bensì horror o gangster movie. Ebbene, i giapponesi la sanno lunga…
Una delle locandine
Trama
La razza umana ha abbandonato la Terra da tempo per colonizzare l’Universo. Purtroppo, com’è nella natura dell’uomo, la sua espansione nella galassia non ha fatto altro che prosciugare le risorse di tutti i pianeti colonizzati e l’Umanità ha iniziato a progettare un ritorno verso il pianeta natale, sperando che nel frattempo si sia rigenerato.
Ma miliardi di umani, non potendo essere tutti accolti in un unico pianeta, hanno dato il via a una guerra chiamata Come-Home, finché l’organizzazione Gaia ha sancito il divieto a tutti di avvicinarsi alla Terra, facendola diventare un santuario.
Qualcuno però non è d’accordo con le politiche di Gaia e decide di dare la possibilità all’Umanità di tornare a casa. Questa persona è Capitan Harlock, immortale pirata che con la sua ciurma, a bordo dell’astronave Arcadia, ha un piano.
Harlock della mia infanzia
Considerazioni
Avevo sentito pochi pareri, qualcuno negativo e critico verso questo film. Mi aspettavo quindi di trovarmi di fronte a un prodotto grossolano e scialbo. Invece mi sono dovuto ricredere. Capitan Harlock va analizzato da due differenti visuali, perché spesso misuriamo la qualità del film in base all’effetto visivo, alle nostre aspettative, ai ricordi di infanzia, finendo per essere già prevenuti.
Capitan Harlock in versione digitale
Quindi suddividiamo bene le cose in diversi step:
- Aspetto grafico: mia opinione personale, ovviamente. Siamo abituati a sbavare di fronte alle produzioni Pixar, ma qui siamo davvero su un altro pianeta. L’animazione è fluida e realistica, i particolari maniacali. Si vedono i pori della pelle, le ciglia sugli occhi. In molti punti ci si chiede persino se siano personaggi digitali o persone reali. Promosso a pieni voti su questo punto.
- Il Capitan Harlock del manga/anime di quando eravamo piccoli: diversissimo, d’accordo. Se siete partiti scettici o pronti per analizzare le differenze, uscirete scontenti. Nient’altro da aggiungere.
- Trama: la trama può avere qualche punto debole, ammettiamolo, ma non più della maggior parte delle recenti produzioni. La logica che sta dietro al voler tornare a casa di miliardi di persone? Avete mai visto una serie chiamata Galactica? Ebbene, un’intera civiltà cresciuta per centinaia di anni lontana dal pianeta natale, di cui vengono narrate meraviglie, non potrebbe essere caduta nello stesso errore che facciamo quando ripensiamo a epoche passate e non vissute e le riteniamo migliori dell’attuale? Mi sembra abbastanza logico.
Per il resto, non ho trovato grandi scompensi.
In definitiva, Capitan Harlock va visto o no? Io direi sì, ma lascio l’ultima parola a voi.