Ray Charles su Capitan Padania
È tutto molto verosimile!
Il maestro Volpi Roberto sulla propria opera
Ci eravamo lasciati qualche tempo fa, con la promessa che il più fulgido esempio di virtù Padana avrebbe compiuto il suo atto eroico per la gioia di tutti. Eccoci quindi con il finale del capolavoro immor
Se non avete mai letto Capitan Padania (o volete ripassare le puntate precedenti), le trovate QUI, QUI e QUI!
Lo scontro finale è ormai in atto!
Capitan Padania, l’eroe della Padania Libera, fronteggia Rimbambul, l’eroe kebbabbaro portatore di sani valori orientali, quali colesterolo e trigliceridi.
Il combattimento è ferocissimo, ma i colpi che si scambiano i due sono solo l’escamotage tattico dei contendenti per parlare di cucina…e visto che è quasi Natale, prepararsi per la tombola!
Con la (super)cassòla rotante Capitan Padania dà il benservito al suo arcinemico, facendolo sprofondare nell’oblio di una turca, insinuando in noi il sospetto che il povero Rimbambul preferisca gli olezzi putrescenti alle squallide battute dell’eroe padano.
Battute che però non raggiungono le vette virtuose del Bossi nazionale, che assicura che solamente un lavoro di intelligence e di controllo del territorio può contrastare il terrorismo.
Roba fantascientifica, qui in Italia.
Roba inesistente.
Quasi roba da fumetto.
Come la Padania Libera.
…per l’appunto.
I leghisti in festa rispondono “NO!” al terrorismo, ma “SI” al terrone!
Sembra che nella versione originale dell’inarrivabile (e sempre inenarrabile) masterpiece del Volpi Roberto ci fosse una pagina, non pubblicata per questioni di immagine, in cui i leghisti, per festeggiare la sconfitta sui terroristi e su Rimbambul, offrissero un sacrificio a Capitan Padania: un napoletano incaprettato, pronto per essere cotto e mangiato…
La penultima pagina è forse la migliore di tutto l’albo, poiché testimonia una verità storica che ancora nessuno è stato in grado di accertare.
La verosimiglianza “alla Nolan”, punto forte e permeante di tutta l’avventura, si palesa in tutta la sua magnificenza. Ecco allora la parabola di Capitan Padania, il vero e unico erede di Alberto da Giussano, il primo, indiscusso, indimenticabile e indimenticato (poiché mai esistito) Eroe della Padania Libera.
In realtà, al di là dell’esegesi agiografia, la Chiesa Cattolica ha sollevato molte obiezioni su questa pagina, soprattutto in virtù dei velati ed impliciti messaggi subliminali a sfondo sessuale, nonché a specifiche allusioni pedopornografiche.
Una nota del Vaticano ci tiene a specificare che ci terrebbero molto ad avere l’esclusiva, su certi argomenti…
Ma si sa, gli Eroi, quelli veri, sono come sogni ad occhi aperti!
Le loro apparizioni sono fugaci, poiché il dovere li richiama sempre altrove.
Eccolo, quindi, il nostro eroe verdevestito, allontanarsi dal campo di battaglia, sul suo
Via, verso nuove avventure.
Perché è venuto il momento di cambiare le cose.
Quindi, di lasciarle sempre uguali…
Vai, Capitan Padania! Guida verso un orizzonte scintillante!
Un orizzonte padano, fatto di libertà!
Ps: non c'entra nulla con il fulgido eroe padano, ma domani pomeriggio sarò al Comicon di Salerno. Magari ci si becca là per scambiare quattro chiacchiere nerd...