Capitolo 3: andare a piedi

Creato il 17 ottobre 2012 da Studentepercaso @studentepercaso
Entriamo nel vivo per farvi "gustare" la vita milanese...
Abbiamo a disposizione diversi mezzi di trasporto, inizierei con la brillante e irrefrenabile voglia di andare a piedi, perché no?!? Non piove e il biglietto costa 1,5 euro!
Fa freddo e c'è vento. Per qualche strano motivo il vento c'è solo quando fa freddo: d'estate potreste anche morire prima di riuscire a vedere anche solo una foglia muoversi...
Come le elementari insegnano (o almeno dovrebbero), tra due punti il percorso più breve è una retta, quindi bene, un piede dietro l'altro fai il tuo percorso lineare...
Ma se fosse così facile, non starei qui a scrivere!
Ecco che incontri le prime persone con direzione opposta, pensi bene di continuare la tua strada, tanto prima dell'impatto, come consuetudine, ci si sposta un po' tutti... e invece proprio no! Che sia una signora con ormai un piede nella fossa o sia un uomo giacca e cravatta o una madre con figlio state certi che non si sposteranno minimamente! Anzi sfrutteremmo i figli, qualora li avessero, come armi di distruzione! Occhio e attenzione a eventuali buste o passeggini… già vedo i titoloni: "Pedone ucciso da passeggino nonostante numerosi avvertimenti sonori provenienti dal ciuccio gli avessero intimato di tenere la destra", e "busta di plastica uccide pedone, non sono solo un pericolo per l'ambiente! Diciamo basta a tale scempio!"
Non è ancora niente... Quelli con la vostra stessa direzione per motivi strani, hanno direzioni non calcolabili, non c'è uno, ma uno che vada dritto! Il motivo ancora non mi è noto, forse esistono zone della superficie milanese con una densità tale da poter creare una sorta di effetto di gravità attraendo gli ignari passanti verso di se.
Quindi ricapitolando: devi evitare le spallate di quelli davanti e le direzioni incalcolabili e irrazionali di quelli più lenti di voi. Tipo il gioco dove guidi la macchina su una strada e devi evitare le altre.
Questo finché restate sulla "patria" del pedone: il marciapiede.
Ma ecco che si avvicina il momento di attraversare, qui avete diverse scelte: I) pregare II) pregare III) pregare Qualunque sia stata la vostra scelta vi conviene pregare prima di intraprendere la camminata sulle strisce!
L'automobilista medio non ha ancora capito che le strisce non sono un'opera d'arte moderna che simboleggia l'incorruttibilità dell'anima, ma servono per far attraversare noi poveri pedoni. Potrebbe anche andarvi peggio, ad esempio se volete attraversare davanti ad un SUV… Beh potete tranquillamente notare sul labiale del "pilota" queste testuali parole: "e tu vorresti attraversare dinanzi a me? Tu misero miscredente, vorresti rallentarmi? Io vado, anzi accelero e vediamo cosa fai... Che fai, scappi? Dai vieni qui, dai!"
Potreste avere la fortuna di attraversare al semaforo, spesso potrete notate questa scena: I) semaforo rosso per i pedoni II) pedone passa ma con tempi sbagliati, III) automobilista gli suona mandandocelo IV) pedone lo manda a quel paese V) automobilista risuona rispondendogli VI) pedone lo manda sonoramente e vistosamente a cagare Ed era rosso...
Penso sarà meglio optare per un altro mezzo…

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