Devo aver pensato troppo, infatti mi sveglio a causa della telefonata della reception.
E’ arrivato Ralf. Sono le 11.30.
- Buongiooooorno!
La o così lunga è così piena di sarcasmo che mi sveglia del tutto.
- Ciao. Mi ha portato anche il caffè.
- Certo. Ma era qui fuori che ti aspettava. Questi invece te li porto io.
- Grazie. Ma per caso ti è arrivato anche un foglio, parte di un dossier su di noi.
- Sì.
E che cazzo aspettavi a dirmelo?
- E che cazzo aspettavi a dirmelo?
- Non me l’hai chiesto. Pensavo onestamente che fosse un falso fatto per ricattarmi, come hanno fatto altre volte. Ormai li cestino automaticamente.
- Quindi tu non sai niente di Marty, del fratello…
- No, niente.
- Bene.
- Anche se ora che mi ci fai pensare, anche Marty fa di cognome Östertag…
Ecco perché sei sindaco, Ralf. Ci arrivi sempre quando è troppo tardi. Ovvero poco dopo che ci sono arrivato io.
- Già. Comunque, grazie di tutto. Ti sarò riconoscente, in qualche modo.
- Figurati. Spero solo di esserti stato utile.
- Ciao.
Inizio a leggere.
Frank Schadel, Nato…questo lo so, residente a Hof dal 1989 al 2005. Questo è strano.
Franz-Paul Östertag…Franz-Paul…
Squilla il telefono.
- Sono io.
Il commissario.
- Ci sono finalmente nuove dall’Interpol. Finalmente si sono decisi a darci risposte su Frank Schadel.
- Allora?
- Tieniti forte. E’ un nome delicato. Frank Schadel è stato usato come alias da Franz-Paul Östertag, dopo che si è trasferito ad Hof nel 1989, quando ha smesso di essere una spia della Stasi. Nel 2005 ha smesso di usarlo, e ha usato il suo vero nome. Si è poi spostato a Monaco. Invece Frank Schadel è ricomparso due anni fa ad Eisenhüttenstadt.
- Bene. Quindi?
- Quindi niente. Ricominci ad impacchettare tutto e tornare. Franz-Paul Östertag, il vecchio Frank Schadel ha ucciso il nuovo Frank Schadel. A dirlo così sembrerebbe un thriller psicologico. O Fight Club.
- No, no, non credo a questa storia. Non torna nulla. Ad esempio, a premere il grilletto è stato Johnny Smuzdzak.
- Ok, come vuoi. Resta il fatto che gli elementi ci sono tutti. Ora devo solo unire i puntini.
- No, c’è un buco enorme. Il movente.
- Il rapporto.
- Qualcosa di 25 anni fa? Scherzi?
- Ok, allora dimmi tu.
- Non lo so. Ma devo continuare a indagare.
- Ok. Allora fammi sapere. Ciao.
- Ciao.
Era incazzato. Notevolmente. Però non può dirmi che è vicino alla soluzione.
Squilla di nuovo il telefono.
- Pronto?
- E’ la reception. C’è una visita per lei.
- Chi è?
- Paul, il fratello di Marty.
Clic.
Merda.
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