Spiagge fantastiche, gente accogliente e solare, tanto vento, tavole da surf su un mare cristallino, poca visibilità, il Sahara nell’aria, tanti italiani.
Ecco, questo é quello che risponderei se qualcuno mi chiedesse oggi, a una settimana dal nostro arrivo nell’Arcipelago, com’é questo posto. Ilha do Sal, la prima isola in cui ci siamo fermati, più per necessità che per scelta, per poter fare il check-in della barca e timbrare i nostri passaporti, é in assoluto la più turistica dell’arcipelago. Palmeira, il porto principale, é un piccolo paesino di case colorate e molti tetti di zinco. Non c’é una vera e propria piazza, la gente si ritrova sul muretto del porticciolo dove i pescatori appena rientrati vendono il pesce. Tutte le mattine partono dalla spiaggia 10 jeep, o forse anche di più, attraverseranno chilometri di dune di sabbia, fino al sud, dove l’isola cambia faccia e si veste di bungalow, villaggi e resort turistici, alcuni lussuosissimi, costruiti davanti alla chilometrica spiaggia di sabbia bianca finissima.
E poi c’é Boa Vista, l’isola dove ci troviamo ora, 3.500 abitanti, molto meno turistica, spiagge fantastiche anche qui e un ambiente più rilassato. A differenza di quanto letto in alcune guide, Capo Verde per il momento c’é sembrato un posto abbastanza sicuro per la barca e la polizia locale é cortese e disponibile. Per i sailors, nei prossimi giorni pubblicheremo un post più dettagliato sulle formalità burocratiche d’ingresso nell’Arcipelago e altre informazioni utili per la navigazione.