A partire da ieri, con durata fino al 10 gennaio, anche a Luino vige ”il divieto assoluto di accensione e lancio di fuochi di artificio, di sparo di petardi, dello scoppio di mortaretti, di razzi ed di tutti gli artifici pirotecnici sia in luoghi pubblici che privati”. La decisione del sindaco Andrea Pellicini, arriva dopo quella di primi cittadini Fazio e Passera di Germignaga e Maccagno con Pino e Veddasca. Allo stesso modo anche a Dumenza, con un annuncio dato su Facebook sul profilo del sindaco Peruggia, si è deciso di vietare i botti di Capodanno.
(bisceglie24.it)
Capodanno: sulla scia di Germignaga e Maccagno, anche a Luino e Dumenza ordinanze contro i botti. Dopo le ordinanze di Germignaga e Maccagno con Pino e Veddasca, del 23 dicembre, anche Luino e Dumenza vietano i botti di Capodanno. Il sindaco Pellicini, ieri, con l’ordinanza 271/2015 ha regolamentato il “divieto di accensione e lancio di fuochi di artificio, di sparo di petardi, dello scoppio di mortaretti, di razzi ed altri artifici”. Le cause di questa decisione, si legge nell’ordinanza, derivano dalla “situazione di eccezionale siccità a causa della mancanza di significative precipitazioni piovose e nevose” e dal fatto che l’uso dei botti “è causa di disagio per l’uso spesso incontrollato e senza l’adozione delle minime precauzioni atte ad evitare pericoli e danni all’integrità fisica delle persone degli animali e dell’ambiente”.
Le motivazioni legate all’ordinanza. Festeggiare l’arrivo del nuovo anno con l’accensione e lo sparo di petardi è una diffusa consuetudine e nonostante questo, anche se questi botti di vario genere sono ammessi alla libera vendita al pubblico, possono provocare lesioni e danni fisici considerevoli sia a chi li maneggia sia a chi ne venga fortuitamente colpito. Inoltre gli animali subiscono veri e propri traumi dalla deflagrazione dei petardi. In questo modo a Luino il sindaco Pellicini ha voluto “garantire la sicurezza di ciascuno e di migliorare le condizioni di vivibilità salvaguardando la convivenza civile da comportamenti scorretti nell’utilizzo di artifici pirotecnici in genere”.
I divieti contro i botti di Capodanno a Luino e le sanzioni previste. Così con decorrenza immediata, da ieri 28 dicembre al 10 gennaio 2016, su tutto il territorio comunale, vigerà “il divieto assoluto di accensione e lancio di fuochi di artificio, di sparo di petardi, dello scoppio di mortaretti, di razzi ed di tutti gli artifici pirotecnici sia in luoghi pubblici che privati, ad eccezione dei giochi luminosi descritti nella categoria 1 del decreto legislativo 19/2011, ovvero ‘che presentano un rischio potenziale estremamente basso e un livello di rumorosità trascurabile e che sono destinati ad essere utilizzati in spazi confinati’. Chiunque violi le disposizioni della presente ordinanza è punito con la sanzione amministrativa da 25 € a € 500 €,con il sequestro del materiale pirotecnico utilizzato e/o detenuto ai sensi dell’art. 13 della Legge 689/1981. All’atto della contestazione, i trasgressori sono tenuti a cessare immediatamente il comportamento in violazione della presente Ordinanza. In caso di reiterazione per inosservanza ai dispositivi della presente ordinanza, la sanzione corrispondente, è raddoppiata”.
Solo nell’alto Varesotto, così, arrivano a quattro i Comuni che dicono no ai botti ed ai petardi per festeggiare il nuovo anno: a Germignaga e Maccagno con Pino e Veddasca, si aggiungono Luino e Dumenza. Segnali culturali che potrebbero promuovere nuove modi per festeggiare all’insegna del divertimento, senza creare problemi agli animali ed evitando inutili rischi a bambini e adolescenti.
Per consultare l’ordinanza del Comune di Luino cliccare qui.
Per approfondire:
- Capodanno: anche Maccagno con Pino e Veddasca dice no ai botti e ai fuochi d’artificio
- Germignaga vieta l’uso di petardi e artifici pirotecnici fino al 6 gennaio. Fazio: “Un segnale culturale”