I sindacati in Sardegna non ci stanno! La crisi della Sardegna va osservata ed affrontata con partecipazione diretta. Pare invece che il premier Cappellacci si sottragga a questo passaggio. ”Cgil, Cisl e Uil, in questi mesi, sia nel corso di incontri con il Presidente della Regione sia anche con lo sciopero generale dell’11 novembre scorso, hanno ripetutamente auspicato e sperato di poter esporre direttamente al Presidente del Consiglio Mario Monti, i problemi dello sviluppo, del lavoro e le drammatiche emergenze produttive nell’isola”. E’ quanto affermano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Sardegna, Enzo Costa, Mario Medde e Francesca Ticca, in merito al vertice di questo pomeriggio a palazzo Chigi tra la Regione sarda e il Governo sulle ‘vertenze Sardegna’.
”L’incontro di questo pomeriggio a Palazzo Chigi – affermano i segretari – vedra’ una delegazione esclusivamente politica in rappresentanza della Giunta, del Consiglio e dei parlamentari sardi.
Nulla da eccepire. Meglio questo che niente. A condizione che non si chieda, come fa Cappellacci, a Cgil, Cisl e Uil di fungere da passivi banditori dei risultati di quell’incontro. Il Presidente della Regione, infatti, ha convocato il sindacato il giorno dopo l’incontro romano con il capo del Governo. Ancora una volta, dunque, si sceglie la strada di escludere le parti sociali da un confronto col Governo su problemi che avrebbero dovuto essere rappresentati anche dal sindacato”.