Fa ancora discutere il caso di Paolo Villaggio e le accuse di zoofilia da lui lanciate ai sardi. Questa volta a non starci e a non gradire l’invio è il governatore Cappellacci a cui, si legge in numerose note stampa ‘La Puntata di lunedi’ prossimo di ‘Brontolo’ dedicata alla Sardegna appare un modo maldestro di Oliviero Beha per riparare all’offesa patita dai sardi nel corso della sua trasmissione mentre lo stesso conduttore rilascia interviste che dimostrano la sua incapacita’ di comprendere fenomeni sociali ricchi e complessi come quelli sardi”. Lo ha dichiarato il Presidente della Ragione Sardegna, Ugo Cappellacci, con una nota diffusa nella tarda serata di ieri in merito alle dichiarazioni rilasciate dal giornalista al quotidiano La Nuova Sardegna che lo ha sentito in merito alla puntata di ‘Brontolo’, organizzata per ‘riparare’ la frase pronunciata in trasmissione da Paolo Villaggio il 9 gennaio scorso.
Il comico genovese, ospite di Beha, disse, sui dati che collocano la Sardegna in fondo alla classifica nazionale per il tasso di natalita’: “Li’ nascono pochi bimbi – ha detto -, perche’ mi dicono che molti pastori abbiano relazioni con le pecore”. “La dignita’ dei sardi, il coraggio ed orgoglio con il quale stanno affrontando un momento difficile per la loro terra – afferma il presidente sardo – non puo’ essere offeso neppure per un momento da un conduttore di scarso talento, capace di condurre salotti televisivi addomesticati”.
”Venga in Sardegna il signor Beha e si confronti con i ‘trogloditi’, comprendera’ cosi’ quanto cammino debba ancora da compiere per svolgere correttamente il suo mestiere. Non partecipero’ quindi alla trasmissione di lunedi’ del signor Beha – ha concluso Cappellacci – perche’ non ritengo sia un interlocutore degno di parlare della Sardegna”.