Magazine Letteratura per Ragazzi

Cappuccetto rosso. Una fiaba moderna

Da Centostorie

cappuccetto rosso roberto innocenti

Cappuccetto rosso. Una fiaba moderna
di Roberto Innocenti
La Margherita – p.32 – e.22

C’è stato un tempo in cui dire “bosco” non significava fare una metafora. Uscire di casa significava trovarsi nel bosco. E un bambino capiva subito che si trattava di qualcosa di pericoloso. Poi c’è stato il tempo in cui il bosco è diventato il luogo dei cinguettii e degli animali antropomorfi che soccorrono le principesse perdute, il posto in cui i cerbiatti diventano grandi, le ragazze incontrano i loro principi azzurri. E allora le cose si sono complicate. Oggi ci sono bambini che un bosco non lo hanno neanche visto mai. Al massimo un parco cittadino, ben circoscritto, illuminato, con sentieri e fontane.

Il lavoro di Roberto Innocenti è semplice: svuotiamo le metafore per riempirle di nuovo. Un bosco è un posto inospitale dove non puoi fidarti di nessuno. Un lupo è qualcuno che vuole farti del male. Il libro di oggi è un’operazione straordinaria: raccontare una fiaba  “attualizzandola”. Perché la paura del bosco e dei lupi ha cambiato forma, ma non è scomparsa; la prudenza che ci vuole nell’essere bambino non è cambiata. Le tavole dell’autore, curate nei minimi dettagli, raccontano una città che può essere un posto davvero inospitale, inquinato di sporcizia e di reclamé (il faccione di un ex premier compare in più punti) e dove si possono fare incontri orribili.

Il lieto fine è un optional narrativo e come tale l’autore lo propone.

Consigliato per bambini dai 6 anni in su.

Cappuccetto rosso. Una fiaba moderna


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