Il Santo
Vedere i Capputini 'i lignu incensati su di una rivista da intelletualoidi come Blow Up (la leggo soltanto perchè lavoro in un'edicola sia chiaro) mi aveva dato di loro l'immagine di uno di quei gruppi supponenti e assai poco rock'n'roll dei quali,ahimè,è pieno il mondo.
Questa impressione,assolutamente errata,si è immediatamente dissolta avendo avuto la fortuna di conoscerli nonchè di assistere ad un loro concerto;Cheb è un tizio baffuto ironico e sorridente e Cristina una giovane donna piccola quanto irruente nel torturare
la sua chitarra,in breve un duo che suona musica vera e vitale e che lo fa con un approccio talmente schietto e grintoso da farli sembrare almeno in cinque!
Questo loro primo lp,avevo avuto la fortuna e l'onore di recensire sempre per questa mirabile ezine anche il loro precedente mini, viene aperto da un intro che tanto sa di spaghetti-western,i ritmi si fanno più sostenuti in "She's a crime","Fireless" è una ballata obliqua dal tasso alcolico davvero elevato e "Bite in the neck blues" è un punk-blues disturbato alla maniera dei Pussy Galore o dei primi Jon Spencer Blues Explosion.
Il lato b (è necessario ribadire che certi album BISOGNA comprarli in vinile?) si apre con il rock'n'roll quasi sbarazzino,considerando l'approccio della band,di "American dance","The robbery" e "A belly full of focks" suonano come dovrebbe suonare un pezzo blues nel 2011 mentre i giri del motore si rialzano con la conclusiva "Lord's fists".
Nella mia precedente recensione concludevo dicendo di attendere il gruppo sulla lunga distanza,ora che questo mio auspicio è diventato realtà non posso che dirmi più che soddisfatto da un album veramente più che appagante.
Info e contatti :
www.myspace/capputiniilignu
www.jeetkunerecords.com