Magazine Cultura
" In un pomeriggio di fine estate, seduto in riva all'oceano, osservavo il moto delle onde e sentivo il ritmo del mio respiro, quando all'improvviso ebbi la consapevolezza che tutto intorno a me prendeva parte ad una gigantesca danza cosmica. Essendo un fisico sapevo che la sabbia, le rocce, l'acqua e l'aria erano composte da molecole e da atomi in vibrazione, e che questi a loro volta erano costituiti da particelle che interagivano tra loro creando e distruggendo altre particelle. Sapevo anche che l'atmosfera della terra era continuamente bombardata da una pioggia di raggi cosmici, particelle ad alta energia sottoposte ad urti molteplici quando penetrano nell'atmosfera.
Tutto questo mi era noto dalle mie ricerche [...] ma seduto su quella spiaggia le mie esperienze presero vita; vidi scendere dallo spazio esterno cascate di energia, nelle quali si creavano e si distruggevano particelle con ritmi pulsanti; vidi gli atomi degli elemnti e quelli del mio corpo partecipare a questa danza cosmica di energia; percepii il suo ritmo e ne sentii la musica: in quel momento seppi che questa era la danza di Siva, il Dio dei Danzatori adorato dagli Indù.
[...]
All'inizio sono stato aiutato sulla mia via dalle piante del potere che mi hanno mostrato come la mente possa fluire liberamente, come le intuizioni spirituali possano nascere spontaneamente, senza alcuno sforzo, emergendo dal profondo della coscienza. Ricordo la prima di tali esperienze. Verificandosi dopo anni di di approfondite riflessioni analitiche fu talmente travolgente che scoppia in lacrime mentre - non diversamente da Castaneda - annotavo le mie impressioni su un pezzo di carta."
Fritjof Capra,
Il Tao della Fisica