Discutere di cosa?
Dell'ultima, ma non ultima, mossa. Del "mi candido a premier per il Pdl, ma se alla guida di tutti i moderati si candida Monti io mi tiro indietro e lo sostengo". Tutto ciò premesso, mentre fino ad oggi nessun governo, completata la legislatura, è stato riconfermato dagli elettori, stavolta, è il ragionamento pubblico di Berlusconi, con Monti candidato premier il Pdl avrà possibilità di vittoria che oggi non può nemmeno sognare. Insomma, capra, lupo, cavoli.
Berlusconi avrebbe ottenuto: che un altro governo adotti tassazioni impopolari; che il Pdl non si spacchi; che esso abbia la possibilità di decidere, come ha fatto, il momento delle elezioni; che esso possa, in occasione delle elezioni, presentarsi con un’immagine rinnovata di chi fa un passo indietro, come del resto ha già fatto lasciando il posto a Monti, per salvare l'Ialia. Non male, non male, Niccolò.
Però. qualcosa non quadra. Domanda: secondo voi, andrà veramente a finire così?
No, non lo credo. Azzardando, credo piuttosto che la verità non detta dell'ultima, ma non ultima, proposta berlusconiana sia molto legata alla riunione del PPE; insomma un modo per recuperare credibilità in un ambiente europeo a lui vivacemente ostile.
Chi vivrà vedrà.
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