Magazine Bambini

Capricci: vademecum di sopravvivenza

Da Mammapiky @mammapiky
CAPRICCI: VADEMECUM DI SOPRAVVIVENZAIl dizionario italiano lo definisce così: voglia bizzarra, desiderio ostinato e inspiegabile, caso inusuale, che non osserva regole e canoni.
Cosa sia un capriccio una mamma lo sa bene, di sicuro ne ha visti tanti e anche se una definizione precisa forse non sa darla, è certamente consapevole di doverci fare i conti per molto tempo. Gestire un capriccio è probabilmente molto più difficile che affrontare altre difficoltà del mondo materno, ad esempio quelle legate al sonno o al cibo perché queste ultime hanno di solito una durata nel tempo piuttosto circoscritta mentre il capriccio può manifestarsi anche da "grandicelli" e anzi, forse sono proprio questi i più complicati da gestire.
Ognuna di noi alla fine ha la sua tattica che a volte funziona mentre in altrettante, miseramente fallisce e i consigli nel campo fioccano. C'è chi ignora, chi punisce, chi asseconda e chi sclera. Tanta carne al fuoco per cucinare lo stesso piatto. Io ad esempio, ho una mia teoria che prevede il mix di tutti questi rimedi e soprattutto che adatto al momento, perché se è vero che un capriccio e' sempre un capriccio, lo è altrettanto che non tutti sono uguali e che variano a seconda di quando si manifestano, del perché sono nati e altre incognite.
Ho provato a classificarli.
1) CAPRICCIO DEL RISVEGLIO.Si manifesta la mattina dei giorni feriali ed è dettato dal fatto che la sera prima, non per nostra volontà, ha fatto le ore piccole, e ora di alzarsi non sente ragione. Come si manifesta?
Con raffiche di no, prima di tutto all'alzarsi, poi al vestirsi, lavarsi, pettinarsi e via di seguito. Ovviamente no all'asilo.Tecnica adottata: ignoro le proteste e continuo a prepararmi come se niente fosse, tranquillamente spiego che se non sarà pronto per quando uscirò, dovrà rimanere a casa, ma la spiegazione si trasforma presto in minaccia e, man a mano che il tempo passa, il tono della mia voce cresce. Si risolve da se e diciamo che "ci prova" a sgamorrare un giorno di festa ma alla fine cede.Difficoltà per risolverlo: 6
2) CAPRICCIO DEL BAGNONon è che non ami l'acqua ma il bagno lo vede come un dovere e vorrebbe ribellarsi tanto che spesso mi tocca rincorrerlo per tutta casa.Tecnica adottata: qui non c'è da discutere né da spiegare. Si deve fare e si fa. Diciamo che c'è un pizzico di prepotenza nel mio atteggiamento ma non lascio spazio a trattative.Difficoltà per risolverlo: se sopravvivo alla corsa, 6... ma anche meno.
3) CAPRICCIO IN PUBBLICOE' in genere scatenato da una pretesa che non posso o non voglio soddisfare: un cioccolatino di troppo, l'ennesimo e inutile gioco al super o non voler venir via dopo due ore all'altalena. E' il più antipatico di tutti ma non il più difficile. Il problema e' il suo manifestarsi in mezzo ad altre persone e questo spesso genera un senso di imbarazzo e inadeguatezza, loro lo sanno e su questo puntano.Tecnica adottata: cadere nel tranello della loro provocazione e' un attimo. La vergogna può portare a gesti estremi, urla e minaccia di ogni tipo ma per quanto forti anche del tutto inutili. Io qui ignoro alla grande e mi allontano alla Yuri Gagarin: con il cavolo che gli do la soddisfazione di farmi fare una figura di ... Come risaliamo in auto, il capriccio scompare!Difficoltà per risolverlo: 8 se non si ha un'ottima capacità di autocontrollo. Per fortuna però è raro.
4) CAPRICCIO DEI PASTIIn genere ci tocca all'ora di cena dei giorni feriali: e' un mix tra la stanchezza di una giornata e la voglia di farcela pagare per non esserci stati. Il suo rifiuto a mangiare lo interpreto come una punizione che ci vuole infliggere salvo poi scoprire che ha fatto merenda per tutto il pomeriggio.Tecnica adottata: molto variabile, si va da andare a letto senza cena (ma tanto con quel che si è spazzolato per merenda lui è sazio e se la ride!) a proporre cibarie diverse. I due estremi che non mi piacciono.Difficoltà: 7
5) IL CAPRICCIO SENZA PERCHÉPuò comparire in qualsiasi momento della giornata, feriali, prefestivi e festivi non fa differenza. All'apparenza sembra tutto tranquillo ma lo annuso nell'aria che sta per scoppiare e infatti scoppia. Il motivo non è dato sapere o per lo meno, lo sa solo lui.Tecnica adottata: cerco di capire, chiedo e spiego, poi in genere perdo la pazienza e urlo, soprattutto se si manifesta alla fine di una giornata particolarmente stancante, poi ancora dopo mi pento e al tre ci chiediamo scusa a vicenda.Difficoltà: 9
Questa la nostra personale esperienza, che si sappia, vale per entrambi e che dice si manifesti con l'inizio dei terrible two, per proseguire ininterrottamente lungo i terrible three... mi permetto di dissentire: Cicina ha compiuto da poco un anno e Cestino tra poco ne farà quattro e comunque, a rileggere, mi accorgo che manca la difficoltà 10, non perché non esista ma perché ancora non l'abbiamo incontrata e l'aspetto come se fosse un BIG BANG.Questi i capricci a casa nostra, manca ancora tutta la parte dei dispetti e non sono la stessa cosa.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines