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Mancano 44 giorni (in fila per tre col resto di due) !
Non mi sembra vero ma siamo arrivate fino qui, io e la mia pancia che sembra a tutti tanto piccola tranne che a me che me la porto in giro ogni giorno, la mia pancia da lavoro come la chiamo io, "pret à porter".
Stiamo bene io e la piccola Cecilia, io a testa alta e a braccia aperte, lei a testa in giù e a braccia e gambe conserte, come a dire “io me ne sto qui, basta capriole, non do fastidio a nessuno e aspetto di essere pronta, mi stiracchio giusto ogni tanto”, e sta bene anche papà, che ormai aspetta solo l’ora dei calcetti e dei bozzetti sulla pancia.
Abbiamo iniziato la nostra avventura in primavera, abbiamo attraversato l’estate e andiamo incontro all’autunno per conoscerci finalmente faccia a faccia. Ci pensavo a marzo a questo susseguirsi di stagioni che ci avrebbe portato a lei e ora che ci siamo, ecco, mi sento pronta. L'ho detto. O forse no. Ma l’idea di essere noi tre da qualche giorno non mi fa più troppa paura, lei è nell’aria, è nel lettino pronto ai piedi del letto, è nella valigia che aspetta di essere riempita di tante cose (e tanta scaramanzia). E’ nella mia agenda con i corsi, gli ultimi esami, è nel mio i-phone con l'applicazione i-mamma che oggi mi dice che mancano 44 giorni, è nella mia lavatrice con i suoi micro jeans prestati, che a volte non ricordo di aver messo nel cesto e saltano fuori e mi fanno tanto ridere.
Ecco. A quanto pare sono all’inizio del periodo in cui perderò la mia razionalità, l’ostetrica del corso pre-parto dice che da adesso in avanti perderemo razionalità, è un regalo della natura per arrivare al parto un po’ più "animali". Vi avverto. Saremo tre, come loro tre, stamattina, davanti a casa.
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Duearchitettieunacucina
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