Chi si ricorda i propri quindici anni? C’è forse chi li ha passati da poco, c’è chi invece è un po’ più avanti nel tempo; l’adolescenza, un periodo frettoloso e pregno di avvenimento che possono sembrare insignificanti ma che invece hanno segnato il passato, forse condizionato il futuro.
E’ questo lo spirito con cui tanti personaggi dello spettacolo di tre nazioni diverse hanno deciso di partecipare a Dear me: a letter to my sexteen-old self.
La direzione del progetto è di Joseph Galliano – non nuovo a questo tipo di iniziative – e per ogni copia del libro venduta un dollaro andrà devoluto in beneficenza, a favore dell’associazione Doctors Without Borders, quindi se siete interessati ne varrà la pena, per voi e per chi aiuterete. Fateci un pensierino.
Non possiamo inoltre dimenticare la madrina d’eccezione: nientemeno che l’osannata J. K. Rowling, autrice di Harry Potter, è stata scelta come prefattrice. Chi meglio di lei poteva rappresentare l’adolescenza, il periodo più caotico di tutta una vita?
Dear me: a letter to my sexteen-old self è una raccolta di lettere. Nomi noti si sono dati da fare per scrivere a se stessi quando avevano quindici, sedici anni, si sono guardati indietro ripescando nella memoria avvenimenti, aneddoti e sentimenti. Lettere a volte giocose e divertenti, altre volte velate di dolore o compassione, piccoli specchi di tante persone diverse che si sono riviste con occhi forse più maturi, o forse soltanto diversi.
Anche noi siamo rimasti colpiti da questa singolare trovata, e membri dello staff sia di Sognando Leggendo, da cui è partita l’idea, sia da quello di Scrittevolmente, più blogger raccattati in giro per il web hanno deciso di partecipare ad una mini-raccolta con Cara quindicenne me.
Undici lettere provenienti da ragazzi e ragazze, un piccolo tributo alla generosa opera di Galliano e dei suoi autori, e anche un modo per sorridere e guardarsi indietro con un po’ d’attenzione.
Qui sotto potete leggere questo piccolo albo, facendovi un sorriso e magari chiedendovi E io a quindici anni…?