di Daniela Manca. Samuele Stocchino il bandito era da poco morto – a quanto ho sempre saputo ucciso dalla polmonite e poi sparato dai carabinieri per incassare la taglia – . Due delle sue sorelle si erano recate a Tertenia per riscuotere certi loro crediti; ospiti di una famiglia amica: la famiglia di mia madre. Sbrigate le faccende le due donne si preparavano a ripartire; avrebbero dovuto camminare a piedi fino a Jerzu per poi prendere il treno che le avrebbe riportate a Arzana. Mio zio Peppino che non era che un ragazzino, secondo le indicazioni di nonna, chiese in prestito un carretto tirato da un cavallo per poterle accompagnare.
A Genna ‘e Cresia incontrarono un posto di blocco dei carabinieri. Le due donne erano ben note alle forze dell’ordine in quanto oggetto di continui controlli e perquisizioni (che spesso rasentavano le angherie, invero) cosi come tutti i familiari dei ricercati.
La più giovane delle due per risparmiare eventuali seccature a mio zio si affrettò a dire che non conoscevano affatto il giovane che aveva semplicemente dato loro un passaggio sul carretto mentre lui, intimidito dalla presenza dei gendarmi, ostentava ingenuamente indifferenza e cavando di tasca un coltello prendeva a raschiare via il fango dalla targa del carretto. Uno dei carabinieri con spocchia si rivolse alle donne dicendo: “Quindi siete sorelle del famoso bandito? Io ho conosciuto vostro fratello!”
La giovane, per nulla intimidita: ” Ah, si? E dove lo avete incontrato?”
L’ho visto in caserma, morto.”
“Ih! E cosa vi vantate di aver visto? Un tronco di ficodindia bruciato! Avreste dovuto vederlo quando era vivo, che lo avreste salutato con la mano al cappello!”
Mio zio, senza darlo a vedere non si perdeva una virgola dello scambio fra i due, affascinato dall’ardire della giovane e intimorito dal tono del gendarme. Lo spasso durò poco: una volta di più i militari non potendo prendersela col cavallo se la presero con la sella: si videro costretti a lasciar andare le due donne ma denunciarono zio Peppino per porto abusivo di un coltello di dimensione non regolare.
Featured image costume di Lanusei di Maurizio Deplano, fonte Wikipedia (grazie Maurizio anche se non la conosciamo).
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