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Cara Rina, ti naro un’atru contu de bandios, de balentes e de Samuele…

Creato il 29 novembre 2012 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

Cara Rina, ti naro un’atru contu de bandios, de balentes e de Samuele…di Daniela Manca. Samuele Stocchino il bandito era da poco morto – a quanto ho  sempre saputo ucciso dalla polmonite e poi sparato dai carabinieri per incassare  la taglia – . Due delle sue sorelle si erano recate a Tertenia per riscuotere  certi loro crediti; ospiti di una famiglia amica: la famiglia di mia madre.  Sbrigate le faccende le due donne si preparavano a ripartire; avrebbero dovuto  camminare a piedi fino a Jerzu per poi prendere il treno che le avrebbe  riportate a Arzana. Mio zio Peppino che non era che un ragazzino, secondo le  indicazioni di nonna, chiese in prestito un carretto tirato da un cavallo per  poterle accompagnare.

A Genna ‘e Cresia incontrarono un posto di blocco  dei carabinieri. Le due donne erano ben note alle forze dell’ordine in quanto  oggetto di continui controlli e perquisizioni (che spesso rasentavano le  angherie, invero) cosi come tutti i familiari dei ricercati.

La più giovane delle due per risparmiare eventuali seccature  a mio zio si affrettò a dire che non conoscevano affatto il giovane che aveva  semplicemente dato loro un passaggio sul carretto mentre lui, intimidito dalla  presenza dei gendarmi, ostentava ingenuamente indifferenza e cavando di tasca un  coltello prendeva a raschiare via il fango dalla targa del carretto. Uno dei  carabinieri con spocchia si rivolse alle donne dicendo: “Quindi siete sorelle  del famoso bandito? Io ho conosciuto vostro  fratello!”

La giovane, per nulla intimidita: ” Ah, si? E dove lo avete  incontrato?”

L’ho visto in caserma,  morto.”

“Ih! E cosa vi vantate di aver visto? Un tronco di  ficodindia bruciato! Avreste dovuto vederlo quando era vivo, che lo avreste  salutato con la mano al cappello!”

Mio zio, senza darlo a vedere non si perdeva una virgola  dello scambio fra i due, affascinato dall’ardire della giovane e intimorito dal  tono del gendarme. Lo spasso durò poco: una volta di più i militari non potendo  prendersela col cavallo se la presero con la sella: si videro costretti a  lasciar andare le due donne ma denunciarono zio Peppino per porto abusivo di un  coltello di dimensione non regolare.

Featured image costume di Lanusei di Maurizio Deplano, fonte Wikipedia (grazie Maurizio anche se non la conosciamo).

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