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Caracol, la città Maya riscoperta dal cielo

Creato il 13 maggio 2010 da Zonwu

CaracolChissà quante meraviglie si nascondono nelle foreste sud-americane. E questo non vale soltanto per le civiltà non ancora scoperte, i villaggi e le città di popoli noti all'archeologia ma ancora sepolte completamente sotto strati e strati di giungla.
Una tecnologia messa a punto dalla NASA consentirà infatti di gettare uno sguardo laddove gli archeologi faticano ad arrivare. E' stato il caso della città Maya di Caracol.


Nell'aprile 2009 il LiDAR (Light Detection and Ranging) montato a bordo di un Cessna 337 e progettato dalla NASA ha permesso ad antropologi come Arlen e Diane Chase di accorgersi che la città di Caracol, antico insediamento Maya, non è limitata ai soli 23 km quadrati scoperti a colpi di machete, ma si estende per ben 200 km quadrati.
Il LiDAR ha fornito in soli 4 giorni tante informazioni da riempire 25 anni di ricerca di un team archeologico. Ha infatti gettato uno sguardo sotto alla foresta pluviale scoprendo migliaia di nuove strutture, decine di migliaia di terrazze agricole e diverse caverne non ancora note.
La strumentazione della NASA ha confermato le dimensioni stimate della città di Caracol: circa 177 km quadrati, che si stima siano stati popolati da oltre 115.000 persone attorno al 650 d.C.

Caracol

Fino ad ora, la ricerca in regioni come il Belize era snervante per via della foresta pluviale. La foresta infatti tende a riprendersi gli spazi strappati a forza dall'umanità nel volgere di poco tempo, nascondendo alla vista intere civiltà che potenzialmente potrebbero non essere mai scoperte.
Ma grazie all'indagine aerea è stato possibile comprendere come i Maya fossero in grado di modificare il territorio attorno a loro, eliminando gli ostacoli rappresentati dalla natura selvaggia.
"E' davvero eccitante" ammette Arlen Chase. "Le immagini non solo mostrano la topografia ed i rilievi, ma dimostrano anche l'integrazione dei gruppi residenziali, architettura monumentale, strade e terrazze agricole, illustrando chiaramente un sistema di comunicazioni, di trasporti e di sussistenza".
Il LiDAR utilizzato per la prospezione aerea è stato progettato da John Weishampel, ed utilizza una serie di fasci laser per studiare la foresta e la vegetazione. Era già stato in uso da anni per la biologia, ma è la prima volta che viene impiegato al servizio della ricerca archeologica per la scoperta di civiltà sepolte.
"Successive applicazioni del LiDAR aereo miglioreranno senza dubbio la conoscenza che abbiamo degli insediamenti dei Maya e dell'utilizzo del territorio, e renderanno obsoleti i metodi di esplorazione tradizionali" sostiene Chase.
Le immagini sono state scattate durante la stagione secca del Belize durante l'Aprile 2009. Sono state necessarie un totale di 24 ore di volo per scattare le fotografie aeree, ed ulteriori tre settimane per analizzarle.
Grazie alla raccolta di questi dati, è ora possibile esplorare Caracol in tre dimensioni, osservando le tecniche costruttive dei Maya, e forse capire come la loro storia sia giunta al termine.
"Gli antichi Mata progettavano e mantenevano città sostenibili molto prima che il 'verde' diventasse di moda" afferma Diane chase, che ha lavorato al progetto Caracol Archaeological Project assieme al marito per gli scorsi 25 anni.


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