Un’inseguimento da film, quello avvenuto ieri pomeriggio nel Medio Verbano, durato per circa sei chilometri, nel momento in cui i ladri fuggitivi si sono schiantati contro il muro di una casa e hanno cercato la fuga. Due sono stati arrestati e condotti al carcere Miogni per furto in abitazione, irregolari e già noti. Il terzo è riuscito a scappare.
Il Mar. Ord. dei CC di
Cuvio, Salvadori Mauro, ed il Comm. Della Pol. Locale del Medio Verbano,
Manuel Cinquarla, nel corso della conferenza stampa
Da un’operazione congiunta dal comando dei Carabinieri di Cuvio e dalla Polizia Locale del Medio Verbano, sono stati arrestati due albanesi, per furto in abitazione continuato ed in concorso. Grazie ad una testimone che aveva letto di sfuggita la targa dell’Audi su cui i tre si muovevano per compiere i furti, sono iniziate, nel corso di venerdì pomeriggio, le indagini da parte della Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Varese, che aveva avviato le ricerche per l’autovettura. Dopo poco tempo, così, i carabinieri di Cuvio, con l’aiuto dell’ufficio della Polizia Locale del Medio Verbano, hanno trovato il mezzo, con il sospetto che i ladri volessero colpire ancora nel corso del weekend. Il controllo sul territorio e la vigilanza di obiettivi sensibili, come abitazioni private in zone isolate, ha portato i risultati sperati. Ieri pomeriggio infatti, l’Audi su cui i due uomini viaggiavano, è stata intercettata a Cuveglio, in via Provinciale, diretti verso Casalzuigno.
E così, è iniziato un intenso inseguimento tra i tre ladri e la Polizia Locale, affiancata poco dopo anche da una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Cuvio. Un inseguimento da film, si può dire, quello che ha portato il conducente dell’Audi a fare manovre azzardate, sorpassi ad altissima velocità, arrivando anche alla folle scelta di prendere due incroci contromano. Arrivati fino a Caravate, a circa sei chilometri, dall’inizio dell’inseguimento, l’ultima manovra dell’Audi è stata quella di andare ad impattare contro il muro di recinzione di una casa.
A quel punto i malviventi hanno cercato di darsi alla fuga in fretta e furia: uno ha scavalcato le mura ed è riuscito a far perdere le proprie tracce, ed invece, gli altri due P.E., 21enne, e P.E, 24enne, albanesi senza fissa dimora ed irregolari sul Territorio nazionale, hanno cercato, invano, di fuggire a piedi verso la vicina zona boschiva, ma poco dopo sono stati rintracciati ed arrestati.
Le indagini, tutt’ora in corso, hanno fatto emergere che il 21enne, era già arrestato nel dicembre del 2012, dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Varese, per furto in abitazione ed ammesso a fruire del regime degli arresti domiciliari. Alla vigilia di Natale 2012, però, era riuscito ad evadere facendo perdere le proprie tracce. Nel gennaio del 2013 il GIP del Tribunale di Varese aveva emesso nei suoi confronti un’Ordinanza di Custodia Cautelare, che gli è stata notificata ieri non appena riarrestato. Il 24 enne, invece, il 3 ottobre del 2012 aveva ricevuto un avviso di espulsione dal Territorio nazionale, in sostituzione di un provvedimento di espiazione pena dell’A.G. varesina.
Nell’autovettura, risultata provento di furto in abitazione commesso nei giorni scorsi a Varese, sono stati rinvenuti 7 orologi pregiati, tra cui due Rolex e due Breitling, tre computer portatili, un televisore marca Sony, un navigatore satellitare e vari oggetti: una refurtiva del valore di alcune decine di migliaia di euro. Nel frattempo si è presentato presso la Caserma Carabinieri di Cuvio un uomo residente a Orino, il quale denunciava il furto di un televisore avvenuto poco prima nella propria abitazione cui ignoti, approfittando della sua assenza, si erano introdotti. Alla vista del bottino la vittima ha riconoscito come suo quello recuperato dai Carabinieri. Analizzando la restante refurtiva rinvenuta nell’AUDI sono emersi ulteriori ed importanti riscontri dell’attività predatoria condotta nel varesotto dagli albanesi. Infatti due rolex sono stati rubati in una casa di Cuvio il 10 gennaio scorso, un Rolex e un Breitling, invece, sono stati prelevati in un’abitazione di Castiglione Olona il successivo 24 gennaio.
Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Varese, Dr. Agostino Abate, sono proseguite in modo continuato da ieri sera e già hanno permesso di ricostruire almeno altri quattro furti e di restituire parte della refurtiva, compresa l’aiuto ai proprietari. Esse continueranno incessantemente, sulla linea del proficuo connubio, per identificare il terzo malfattore e ricostruire ulteriori reati predatori commessi dagli arrestati. I carabinieri, infatti, sono sulle tracce di altri furti commessi nei giorni scorsi, a Tradate, Induno Olona, Azzio, Travedona Monate. Gli inquirenti dovranno ricostruire con meticolosità tutti gli spostamenti, gli avvistamenti e le segnalazioni concernenti l’autovettura, per ricostruire i raid della banda di ladri nelle abitazioni colpite. Intanto, i due albanesi sono stati arrestati per furto in abitazione e condotti presso il carcere dei Miogni.