Carbone vegetale attivo

Creato il 06 dicembre 2011 da Informasalus @informasalus
CATEGORIE: Alimentazione , Salute

Il carbone attivo permette di eliminare tramite l’intestino molte sostante dannose

Del carbone vegetale attivo e del suo utilizzo si parlava già nel papiro d’Ebers, nel 1550 a.C. Ma è solo nel XVIII secolo che cominciarono ad essere studiate le sue proprietà assorbenti di varie sostanze.
L’Adsorbimento (da non confondere con l’absorbimento) è un fenomeno fisico che permette di imprigionare atomi e molecole libere nei pori di un elemento solido, come nel carbone. In 500 grammi di carbone attivo ci sono 50 miliardi di pori, da cui le sue eccezionali capacità.
Al giorno d’oggi il carbone vegetale è prodotto a partire dal legno del pino o dalla torba, dopo esser stato calcinato ad alta temperatura ed in assenza d’aria (carbonizzazione) esso è bruciato una seconda volta in presenza di vapore acqueo, aria o gas (attivazione) al fine di aumentarne il potere di assorbimento.
Il carbone attivo permette di eliminare tramite l’intestino molte sostante dannose, tra cui anche batteri, virus e tossine o tossiche come additivi alimentari, gas tossici, residui di medicinali, stupefacenti, prodotti chimici agricoli, detergenti e solventi organici; serve a disintossicare il tubo digerente e il sangue.
Il suo uso è consigliato per risolvere problemi digestivi come gonfiore, diarrea, colite, digestione difficile, lo si può assumere all’insorgere dei problemi o, come in questo periodo di feste, in via preventiva. Se il problema è cronico il trattamento a base di carbone deve essere affiancato da un attento esame del disturbo e delle cause nel loro complesso.
Il carbone può accompagnare una cura disintossicante, in caso di intossicazione alimentare (salmonella, stafilococco, listeria), di intossicazione da medicinali o di avvelenamento da sostanze tossiche. La sua efficacia dipende dalla rapidità con la quale si interviene, deve essere assunto subito dopo l’intossicazione in attesa dell’arrivo del medico o del trasporto in ospedale.
Si presenta in polvere (la più efficace: da prendere con dell’acqua), granuli o compresse (le più pratiche da portare in viaggio).
A seconda dell’importanza dei sintomi si possono assumere da due a sei cucchiaini di polvere (da quattro a sei compresse) per disturbi digestivi cronici, disintossicazione da tabacco, droghe o alcol, da prendere in due volte nell’arco della giornata e lontano dai pasti, o un’ora prima o due ore dopo. La cura può protrarsi per tre settimane ed essere ripetuta. Se dovesse subentrare costipazione si consiglia di abbinare uno o due cucchiaini di semi di psyllium quando si prende il carbone.
In previsioni di cambiamenti di alimentazione o di libagioni importanti, come è il caso durante le feste, può essere usato per prevenire disturbi digestivi assumendo un cucchiaino di polvere, o una compressa, prima e dopo i pasti.
In caso di intossicazione si assumono dai 25 ai 50 grammi per un adulto e un grammo per chilo di peso nei bambini ogni quattro-sei ore per uno o due giorni. Un cucchiaio ha una capienza di cinque grammi.
Anche il carbone attivo necessita di precauzioni d’uso, in caso di trattamenti con medicine o di assunzione di pillola contraccettiva si avrà cura di distanziare di tre ore le due diverse assunzioni. Non si somministra in alcun caso a qualcuno che abbia perso conoscenza o sia in preda a delle convulsioni.



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