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Pillola dimagrante letale: allerta in 190 Paesi

Creato il 08 maggio 2015 da Informasalus @informasalus

eloise parry
Eloise Parry, la 21enne britannica deceduta dopo aver assunto la pillola letale

L'Interpol ha emesso un allerta globale per una pillola dimagrante che ha causato la morte di una ragazza britannica, la 21enne Eloise Parry, deceduta lo scorso 12 aprile. L'allarme è stato recepito da 190 Paesi nel mondo. La sostanza che la ragazza ha assunto dopo averla acquistata online, è il Dinitrofenolo o Dnp, che è anche usato come sostanza base per esplosivi.

Si tratta di un nitrocomposto (sostanze che presentano una tendenza naturale all'esplosione) derivato dal fenolo (composto aromatico del benzene). È un composto tossico che provoca un brusco aumento del metabolismo e sudorazione intensa. Viene spacciato come 'miracoloso brucia-grassi': Eloise, riferirono i familiari, prima di morire disse di "sentitrsi bruciare dall'interno".
Il farmaco, noto come Dnp, veniva impiegato durante la prima guerra mondiale per la fabbricazione di esplosivi, ma poi si è scoperto che aumentava drasticamente il metabolismo umano, vista la significativa perdita di peso tra i lavoratori della fabbrica di bombe che lo utilizzava.
E' stato quindi commercializzato come pillola dimagrante e in seguito dichiarato illegale perché potenzialmente letale: è infatti tossico in quantità minime, sia per inalazione sia per ingestione, e addirittura per semplice contatto con la pelle. Gli effetti nefasti del Dnp sono noti dal 1931, quando fu pubblicato uno studio dell’università di Stanford. Già allora presente nelle pillole dimagranti, nel 1938 la sostanza fu ritirata dal commercio a causa dei decessi e delle patologie che provocava. Prima che fosse messo al bando, si riportavano casi di persone decedute per aver raggiunto la temperatura corporea di 43.3 gradi C.
L’Interpol ha collaborato con la World Anti-Doping Agency (WADA) e ha pubblicato i risultati di un’analisi su alcuni campioni della sostanza sequestrati in Australia, diramando l’allerta per 190 paesi nel mondo: ad essere messa a rischio c’è la salute delle persone, anche perché i laboratori illegali nei quali si utilizza il dinitrofenolo sono luoghi pericolosi, dove la scarsa igiene e la mancata conoscenza della quantità corretta di dosaggio delle sostanze più a rischio espongono maggiormente i consumatori al rischio di overdose da dinitrofenolo.
L'agenzia anticrimine ha spiegato che i venditori online cercano di contrabbandare il prodotto etichettandolo come una spezia, la curcuma, dato che viene spesso commercializzato sotto forma di polvere gialla. Ad essere sotto accusa non ci sono solo le compresse da assumere per via orale, ma anche le creme che si applicano sul corpo.
In Italia non è stato segnalato nessun caso, ma l'attenzione resta alta.



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