Magazine Diario personale

Carburante

Da Seavessi
Posso, visto che sto facendo l'immane sforzo di scrivere in "io", permettermi il lusso di partire da un commento?
C'è un commento anonimo, all'ultimo post, che dice all'incirca _ma perché ti fai desiderare?
Piccola parentesi: PERCHE', PERCHE' lasciate i commenti anonimi? Io sono curiosa. Voglio i vostri nomi, o quelli di vostra cognata, o quelli del cane che avevate da piccole, ma dei nomi, vi prego, ditemi dei nomi.Soprattutto i nomi inventati, nickname o nom de plume o quel che vi passa per la testa in quel momento, dicono così tanto. Regalatevi e regalatevi un nome, care/i anonime/i, siete troppo interessanti per essere anonimi. Suvvia. Siete parole, non maldicenze.
(Gì tesora, tu no, i tuoi commenti li capisco anche se sono anonimi)
Soprattutto nel caso di un commento che mi ha dato tanto da pensare. ma perché ti fai desiderare?Perché mi faccio desiderare? Mi faccio desiderare?
Sono giorni un po' strani.
Poche settimane fa ho deciso, non senza parecchi maldipancia, di limitare in modo drastico la ricerca di un lavoro, almeno fino a settembre, poi si vedrà.Naturalmente non appena ho deciso e comunicato, con ulteriori e violenti maldipancia, questa cosa alla famiglia, il telefono ha cominciato a suonare e la gente a volermi colloquiare. Che uno dice va beh, vado senza aspettarmi niente, intanto però devi andare, fare bella figura perché non si sa mai, e poi chiederti chissà com'è andata, e poi fare finta che no, affatto, non stai per nulla pensando chi sa se mi richiamano chi sa se magari.E questa sono io. Il MaritoNP è quantomai poco pervenuto, si ricorda che ha vinto Sanremo nel '61 e non si ricorda che domani deve andare a prendere le bambine perché io ho un colloquio, e ciò non giova alla civiltà dello scambio di opinioni conseguente.L'Infanta disegna civette. Per tutti, continuamente, nel suo immenso sforzo di colonizzazione del mondo a furia di civette sorridenti. Perché mamma, tutti hanno bisogno di civette.Revoluciòn poco fa, ma poco fa intendo un quarto d'ora, per la prima volta si è alzata in piedi nel lettino. E ancora lo sappiamo solo io e lei. E voi.Fuori nevischia.
La scorsa settimana ho visto due amiche, una domenica e una venerdì.
E se solo sapessero quanto bene mi fanno quelle parole scambiate, un po' sconclusionate dalla disabitudine a chiacchierare gente in età post scolare, leggere, senza peso e senza meta.
Sembrano chiacchiere e sono carburante. Sono civette che sorridono.
Le mie.

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