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Carcere, agricoltura sociale e bilancio…asociale!

Creato il 04 febbraio 2012 da 19stefano55

L’Associazione di Volontariato “Granello di Senape Padova”   http://www.ristretti.org/  si costituisce quale soggetto autonomo nel 2004, rifacendosi all’esperienza dell’Associazione-madre, “Il granello di senape”, che ha sede a Venezia.

Ha tra i suoi principali obiettivi: la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle tematiche della pena e del carcere; la promozione di progetti finalizzati all’inserimento dei condannati nel mondo del lavoro, potenziando le misure alternative alla detenzione; l’organizzazione dentro e fuori del carcere di attività culturali, ricreative e lavorative; la realizzazione di programmi, anche sperimentali, mirati a sviluppare la solidarietà a favore dei detenuti, il loro reinserimento sociale e il sostegno alle loro famiglie; la prevenzione della devianza e l’educazione alla legalità tra i giovani.

Carcere, agricoltura sociale e bilancio…asociale!

Dall’Associazione riprendo questa notizia che fotografa le contraddizioni di una società che non sa dare priorità ai valori ma corre dietro ai patti di…instabilità

“Incredibile decisione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che ha falcidiato, nell’ambito dei tagli previsti in bilancio, i fondi per le Colonie Penali Agricole della Sardegna che occupano un’area complessiva di circa 5mila ettari. Le conseguenze sono gravissime”.
Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, avendo appreso che lo stanziamento da 2milioni e 400mila euro è stato ridotto a 450mila euro.
“La decisione, che riguarda le Colonie di “Is Arenas” (Arbus), Isili (Cagliari) e Mamome (Nuoro), ha provocato la temporanea sospensione dei trasferimenti di detenuti dagli Istituti Penitenziari e – sottolinea Caligaris – la necessità, in moltissimi casi, di ridurre all’osso o addirittura cessare il pagamento dei lavoranti. Per disporre di sufficienti fondi per coprire le spese correnti si sta provvedendo ad incrementare la vendita dei prodotti lattiero-caseari nonché degli animali, in particolare pecore, agnelli e maiali. Si depaupera così il patrimonio zootecnico”.
“Le Colonie Penali – ricorda la presidente di Sdr – rappresentano un punto di forza del sistema penale del nostro Paese ma questo provvedimento evidenzia le contraddizioni dello Stato nei riguardi della rieducazione e formazione dei detenuti. Poco più di 6 mesi fa era stato ideato il progetto “Galeghiotto” che aveva suscitato notevole interesse anche nelle fiere del settore biologico. Ora però la drastica riduzione dei finanziamenti rischia di mandare a monte il principio dell’agricoltura sociale, ecosolidale e di qualità”.
“I tagli, che interessano anche le mercedi con cui vengono pagati i detenuti lavoranti negli Istituti Penitenziari, appaiono particolarmente restrittivi in quanto nelle Colonie Penali ci sono circa un migliaio di detenuti. Sono infine preoccupanti in quanto – conclude Caligaris – compromettono la finalità della pena strettamente connessa al recupero dei cittadini e al loro reinserimento sociale”.

Molto interessante a proposito di sprechi nel mondo di chi amministra il settore carcerario, questo special dell’Espresso:

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/carceri-la-resa-dei-conti/2173108

Carcere, agricoltura sociale e bilancio…asociale!



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